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martedì, 19 Agosto, 2025
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L’Onu: la fame a Gaza è dovuta al blocco degli aiuti israeliano

Roma, 19 ago. (askanews) – “Il rischio di fame è ovunque a Gaza” ed “è il risultato diretto della politica del governo israeliano di bloccare gli aiuti umanitari”. Lo ha detto oggi il portavoce del Commissario Onu per i diritti umani, Thameen al-Kheetan.

In un comunicato, il portavoce ha affermato che “nelle ultime settimane le autorità israeliane hanno solo consentito l’ingresso di aiuti in quantità ben al di sotto di quella richiesta per evitare una fame diffusa”.

Al-Kheetan ha quindi rimarcato che “raggiungere le scarse scorte disponibili può essere un’impresa mortale”, precisando che dal 27 maggio scorso, quando nell’enclave palestinese ha iniziato a operare la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf), al 17 agosto, “abbiamo documentato che 1.857 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano cibo”. Di questi, “1.021 sono stati uccisi nelle vicinanze dei siti della Ghf e 836 lungo il percorso dei camion di rifornimento”.

“La maggior parte di queste uccisioni sembra essere stata commessa dall’esercito israeliano”, ha concluso.