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venerdì, 5 Settembre, 2025
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"Love at first sight" di Jacopo Reale vince il Reply AI Film Festival

Roma, 5 set. (askanews) – A Venezia il linguaggio del cinema ha incontrato le potenzialità dell’intelligenza artificiale grazie alla seconda edizione del Reply AI Film Festival, la competizione internazionale ideata da Reply aperta a tutti i creativi che hanno realizzato un cortometraggio con il supporto di nuove tecnologie e strumenti di intelligenza artificiale.

Dopo un’attenta selezione tra oltre 2500 cortometraggi provenienti da 67 paesi, sono stati decretati i vincitori dell’edizione 2025 nel corso di una coinvolgente cerimonia di premiazione che si è svolta il 4 settembre presso la lounge Priceless di Mastercard all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, in contemporanea con l’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Guidata dal regista Gabriele Muccino, la giuria internazionale – composta, tra gli altri, da Rob Minkoff, Caleb & Shelby Ward, Denise Negri, Dave Clark, Charlie Fink, Filippo Rizzante, Caroline Ingeborn, Paolo Moroni e Guillem Martinez Roura – ha assegnato tre premi principali ai cortometraggi che si sono distinti per originalità, qualità della produzione e uso consapevole dell’AI in tutte le fasi del processo creativo, dalla scrittura alla post-produzione.

“Love at First Sight” di Jacopo Reale è il cortometraggio vincitore di quest’edizione del Reply AI Film Festival. “Vincere con Love at First Sight non è solo un grande onore, ma anche uno stimolo a continuare a esplorare le possibilità visive e soprattutto narrative che l’AI apre. Il film ruota intorno all’atto dell’osservazione, domandandosi come le emozioni possano nascere da un’illusione. L’AI mi porta a distillare le storie nella loro essenza, dando ritmo e significato a immagini che non esistono in senso tradizionale, e che tuttavia possono evocare emozioni profonde”, ha dichiarato Reale.

“L’AI sta raggiungendo un punto incredibilmente complesso, davvero uno tsunami che cambierà completamente il mondo. Sono rimasto colpito dal realismo di alcuni corti, ma ciò che ci ha davvero guidati è l’emozione: l’ago della bilancia si sposta quando qualcosa ti smuove davvero. Se qualcosa ti emoziona, è il segno di una voce che ti parla in un modo in cui altre non lo fanno. Complimenti a tutti i creatori: siete stati sublimi, e come regista sono rimasto senza parole”, ha osservato Gabriele Muccino.

Il secondo premio è andato a “The Cinema That Never Was” di Mark Wachholz. “The Cinema That Never Was è la mia lettera d’amore ai sogni perduti del cinema. L’AI è diventata la mia compagna di scavo nell’immaginazione, aiutandomi a esplorare un vasto archivio di film, con storie mai raccontate e idee mai realizzate che, a volte, ci restano addosso più di quelle arrivate sullo schermo. Il futuro del cinema non è l’automazione, ma l’amplificazione della visione. Per questo sono grato a Reply AIFF, che mi ha permesso di riportare alla luce frammenti di quei film mai girati”, ha raccontato Wachholz.

Il terzo classificato è “Un Rêve Liquide” di Andrea Lommatzsch. “Lavoro con l’AI da anni e ho assistito alla sua evoluzione fino a diventare uno strumento in grado di aprire possibilità che oggi non possiamo nemmeno immaginare. Per me, l’AI è diventata una vera opportunità per creare e fare cinema. La storia del mio cortometraggio era viveva già dentro di me, e l’AI mi ha dato la possibilità di darle vita”, ha commentato Lommatzsch.

Oltre ai premi principali, sono stati conferiti anche due riconoscimenti speciali: il Lexus Visionary Award, destinato alla produzione più visionaria e innovativa che meglio ha saputo integrare tecnologia, design e intuizione del futuro, che è stato conquistato da Instinct (Marcello Junior Costa), e l’AI for Good Award, promosso in collaborazione con l’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni (ITU), destinato al miglior cortometraggio che mette in evidenza gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs), assegnato a Clown (Shanshan Jiang).

“Sono onorato che Instinct sia stato selezionato come finalista all’AIFF. Questo progetto presenta esclusivamente immagini generate con l’AI, eppure è scritto e montato come un film tradizionale, a dimostrazione di come questi nuovi strumenti possano servire la narrazione classica in qualunque modo scegliamo. La Gen-AI rende il cinema più democratico: chiunque, ovunque, ora può raccontare le proprie storie. Spero che i filmmaker continuino a usarla in modo responsabile, per spingere la creatività in avanti e dare voce a sempre più persone”, ha osservato Marcello Junior Costa.

“Partecipare al Reply AIFF è stata per me un’esperienza profondamente significativa. Il mio film, Clown, è incentrato su una talentuosa clown che perde gradualmente il senso di sé mentre cerca di compiacere il pubblico. L’uso dell’AI non solo ha arricchito la narrazione, ma ha anche mostrato come la tecnologia possa ampliare l’espressione artistica oltre i mezzi tradizionali. Per me, l’AI non è una sostituta, ma una collaboratrice, e guardo con fiducia a un futuro in cui continuerà ad ampliare le possibilità creative”, ha spiegato Shanshan Jiang.

I vincitori sono stati selezionati per aver interpretato al meglio il tema dell’edizione – “Generation of Emotions” – esplorando come l’intelligenza artificiale possa generare emozioni autentiche e coinvolgenti attraverso il linguaggio cinematografico.

“Questa edizione del Reply AI Film Festival conferma come l’intelligenza artificiale, se usata con consapevolezza, possa diventare un vero alleato della creatività. I cortometraggi premiati dimostrano che la tecnologia non sostituisce la sensibilità artistica, ma la amplifica, offrendo ai giovani talenti nuove possibilità di sperimentare linguaggi, emozioni e visioni innovative”, ha dichiarato Filippo Rizzante, CTO di Reply. “Il Festival rappresenta un laboratorio unico in cui il cinema incontra l’AI, stimolando un dialogo che apre scenari sempre più ricchi e accessibili per l’industria creativa”, ha concluso.