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venerdì, 16 Maggio, 2025
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Lucio Corsi si prepara alla finale di Eurovision: qui c’è libertà

Milano, 16 mag. (askanews) – Vero outsider, con Lucio Corsi non sai mai cosa aspettarti. Dopo il tutto esaurito nel suo tour nei club, Lucio Corsi si prepara a rappresentare l’Italia alla finale della 69esima edizione dell’Eurovision Song Contest, prevista per sabato 17 maggio all’arena St. Jakobshalle a Basilea, Svizzera. Si è inoltre esibito fuori gara durante la semifinale di martedì 13 maggio. Questo il suo racconto: “Ora aspettiamo sabato la finale, per ora è una bella esperienza per me la semifinale è stata emozionante, è stata bella soprattutto per il fatto che ci fosse così tanta gente in arena. Ho portato l’armonica e il pianoforte e le chitarre che non suonano però insomma sono lì a farci compagnia. Poi la scenografia è praticamente quella che porto nei tour sia nel tour nei club che ho fatto fino a poco prima dell’Eurovision sia quello estivo e con questi super amplificatori alle nostre spalle anche per dimostrare un po’ l’importanza di questi elementi sia per me che per Tommaso”.

L’artista porta fuori dai confini nazionali il brano “Volevo essere un duro”, con cui ha debuttato alla 75esima edizione del Festival di Sanremo, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica “Mia Martini”, entrando nel cuore del pubblico.

Il singolo è certificato disco d’oro, ed è stato primo tra i brani indipendenti più suonati dalle radio per 10 settimane, ha la capacità di conquistare al primo ascolto anche in un contesto pop ed eccentrico come quello di Eurovision.

“Il bello di questo palcoscenico è che ognuno porta la sua idea di musica, la sua idea di esibizione. C’è libertà e perciò è giusto che ognuno porti il suo modo di intendere le canzoni e più sono diverse tra loro meglio è” spiega Lucio che della sua semplicità e sincerità ha fatto un manifesto di vita. “La cosa che mi interessa è portare una cosa che non inganni me stesso, cioè non voglio ingannarmi, non voglio far finta di essere qualcosa che poi non riesco a rifare sul palco quando sono in tour davvero. La cosa bella è poter portare una cosa sincera che mi rappresenta in questo momento del mio percorso.

Della scelta di aver sottotitolato in inglese la sua esibizione racconta: “Sono felice dei sottotitoli, quella secondo me è una cosa importante. Tengo molto alle parole nella musica tanto quanto gli arrangiamenti. Poi l’italiano, sono affezionato a questa lingua perché è un rebus, lo vivo come un rebus quando scrivo un testo, mi diverte tanto quanto un rebus perché una stessa cosa la puoi dire in mille modi diversi, c’è il ritmo dentro, le consonanti, c’è la sintesi, è una lingua bellissima per scrivere canzoni”.

“Volevo essere un duro” parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo. Parla (ammesso che questa canzone abbia una bocca) del fatto che sia normale diventare altro rispetto a ciò che si sognava, conclude Lucio. La canzone fa parte del nuovo omonimo album – anch’esso recentemente classificato disco d’oro – pubblicato per Sugar Music il 21 marzo su tutte le piattaforme digitali e il 4 aprile nei formati fisici vinile e CD . Il progetto discografico ha inoltre conquistato il sesto posto della Top Album Debut Global di Spotify del weekend 21 – 23 marzo, oltre al primo posto della classifica FIMI degli album e della classifica CD, vinili e musicassette più venduti della settimana nella settimana di pubblicazione.

A seguito dell’esperienza a Eurovision, che aggiunge un nuovo importante tassello nel suo percorso, Lucio Corsi tornerà alla sua cara dimensione live, la perfetta occasione per ascoltare dal vivo i brani del suo repertorio e nuovo album.