Roma, 31 dic. (askanews) – Il presidente russo Vladimir Putin ha opposto un “rifiuto categorico” alla proposta di colpire i centri decisionali di Kiev, in Ucraina. E’ quanto ha sostenuto oggi il presidente bielorusso, Aleksandr Lukashenko, dopo aver bollato come “un atto oltraggioso di terrorismo di Stato” l’attacco alla residenza di Putin, “se queste notizie sono accurate”, chiedendosi “chi trarrebbe vantaggio da un’azione del genere”.
Secondo Lukashenko, Mosca ha avuto la possibilità di colpire le residenze del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. “Vi dirò di più – ha quindi aggiunto, secondo quanto riportato dall’agenzia Belta – quando il sistema missilistico Oreshnik è stato utilizzato per la prima volta, alcune teste calde (me lo ha detto Putin, ne discutemmo) gli suggerirono di colpire ancora, prendendo di mira persino i centri decisionali. Putin respinse categoricamente questa idea”. Lunedì scorso, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha accusato l’Ucraina di aver lanciato un attacco alla residenza presidenziale nella regione di Novgorod, usando 91 droni, abbattuti dalle difese aeree. Kiev ha respinto l’accusa.

