New York, 14 lug. (askanews) – “Siamo molto, molto insoddisfatti di loro (della Russia) e applicheremo dazi molto severi se non raggiungeremo un accordo entro 50 giorni, dazi al 100% circa, li chiameremmo dazi secondari”. A dichiararlo è il presidente americano Donald Trump in un incontro con i giornalisti, assieme al segretario generale della Nato, Mark Rutte, parlando del conflitto in Ucraina. “Sono deluso dal presidente Putin, perché pensavo che avremmo raggiunto un accordo due mesi fa, ma non sembra esserci riuscito. Quindi, in base a ciò, applicheremo tariffe secondarie”, ha detto il presidente Trump all’incontro con i giornalisti insieme al segretario generale della Nato, Mark Rutte. Trump ha aggiunto che “potrebbe essere più semplice, ma è così che stanno le cose. Spero che non dovremo farlo”. “Abbiamo raggiunto un accordo oggi
in base al quale invieremo loro armi (all’Ucraina, ndr) e saranno loro a pagarle”, ha successivamente aggiunto Trump. Il presidente ha elogiato il fatto che si sia arrivati all’accordo sulla spesa militare del 5% per i Paesi Nato “il che equivale a più di mille miliardi di dollari
all’anno. Quindi hanno un sacco di soldi, e queste sono nazioni ricche, hanno un sacco di soldi e vogliono farlo”. Rispondendo ad una domanda dei giornalisti sul disegno di legge del Congresso Usa su dazi al 500% contro la Russia, se non negozia sull’Ucraina, Donald Trump ha ribadito che “stanno facendo un buon lavoro alla Camera e al Senato”, spiegando che voteranno “il prima possibile”. Ha poi aggiunto che lo Speaker della Camera lo raggiungerà alla Casa Bianca per continuare la conversazione, ma la sua intenzione è di applicare dazi secondari al 100%, che non richiedono “un passaggio alla Camera e al Senato”. “Non voglio dire che (Putin) sia un assassino, ma è un tipo duro. Ha dato prova di sé nel corso degli anni. Ha ingannato molta gente. Ha ingannato Clinton, Bush, Obama, Biden, non ha ingannato me”, ha aggiunto Trump, durante l’incontro con i giornalisti assieme al segretario generale della Nato, Mark Rutte. Trump ha
ribadito che ha avuto “piacevoli telefonate” con Putin, ma alla fine sono state “conversazioni che non significavano nulla”, perché poco dopo lui bombardava Kiev e altre città. “Alla fine le parole non bastano. Bisogna agire. Devono esserci risultati. E spero che ci si riesca”.
