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martedì, Febbraio 11, 2025
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Luongo (Carabinieri): operazione a Palermo "rischiosa e difficile"

Milano, 11 feb. (askanews) – Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Salvatore Luongo, si congratula di cuore e con grande, personale, soddisfazione, per l’operazione che, oggi, ha smantellato diversi mandamenti mafiosi di Palermo e provincia.

“Ho seguito in prima persona, dalla Sala Operativa del Comando Generale, l’operazione che ha permesso l’esecuzione di 183 provvedimenti restrittivi a Palermo. Mi sono tenuto in continuo e diretto contatto con il Comandante provinciale di Palermo, seguendo in prima persona una operazione rischiosa e difficile, eseguita in modo brillante e impeccabile”.

Così il generale dei Carabinieri Salvatore Luongo, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, al termine delle operazioni, condotte da 1.200 carabinieri delle diverse articolazioni dell’Arma, che – insieme ai già noti provvedimenti restrittivi – hanno portato all’esecuzione di 200 perquisizioni.

“Esprimo la mia piena e assoluta soddisfazione per la professionalità e l’eccezionale livello della risposta che, alle mai sopite minacce della criminalità organizzata, hanno dimostrato le donne e gli uomini dell’Arma”, sottolinea il Generale Luongo. Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri si è, naturalmente, e immediatamente, complimentato, con una telefonata in tempo reale, con il Comandante provinciale di Palermo, Generale di Brigata Luciano Magrini. “Il brillante risultato conseguito oggi”, ha sottolineato ancora il comandante dei Carabinieri, Luongo, “è il frutto di lunghe, articolate e complesse attività investigative svolte dall’Arma territoriale e dal ROS, sotto il coordinamento dell’Autorità Giudiziaria. Attività che dimostrano, ancora una volta, la quotidiana e fondamentale azione dell’Arma a tutela dei cittadini italiani e del tessuto migliore del Paese”. “Lo Stato”, ha concluso il Comandante Generale, “attraverso l’odierno lavoro svolto dai Carabinieri e dall’Autorità Giudiziaria, ha nuovamente dimostrato che il diritto e la convivenza civile hanno la meglio sulla violenza e sulla prevaricazione mafiosa”.