Roma, 24 dic. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato le misure di restrizione dei visti adottate dagli Stati uniti contro Thierry Breton e altri quattro cittadini europei, definendole “atti d’intimidazione e coercizione”.
“Queste misure costituiscono atti di intimidazione e di coercizione volti a minare la sovranità digitale europea”, ha scritto Macron su X, sottolineando che “le normative digitali dell’Unione europea sono state adottate attraverso un processo democratico e sovrano dal Parlamento europeo e dal Consiglio”.
Secondo il capo dell’Eliseo, tali regole “si applicano all’interno dell’Europa per garantire una concorrenza leale tra le piattaforme, senza prendere di mira alcun paese terzo, e per assicurare che ciò che è illegale offline lo sia anche online”. Macron ha aggiunto che “le regole che disciplinano lo spazio digitale dell’Unione europea non possono essere determinate al di fuori dell’Europa”.
“Insieme alla Commissione europea e ai nostri partner europei – ha concluso – continueremo a difendere la nostra sovranità digitale e la nostra autonomia regolatoria”.

