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venerdì, 12 Dicembre, 2025
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Manovra, FdI: c’è il rischio che privati rivendichino diritti sulle riserve d’oro

Roma, 11 dic. (askanews) – “L’Italia non può correre il rischio che soggetti privati rivendichino diritti sulle riserve auree degli italiani. Per questo c’è bisogno di una norma che faccia chiarezza sulla proprietà”. E’ quanto si afferma in un dossier riservato del centro studi di Fratelli d’Italia, anticipato da Repubblica e Corriere della Sera, dedicato all’emendamento di FdI alla manovra in cui si precisa che “le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono al Popolo Italiano”.

Il rapporto si apre sottolineando che “ribadire un principio scontato, e cioè che le riserve auree sono di proprietà del popolo italiano, non mette in discussione l’indipendenza della Banca d’Italia, né viola i trattati europei”.

“Affermare che la proprietà delle riserve auree di Bankitalia è del popolo italiano non serve a nulla. FALSO” si legge in uno dei punti del testo.

“Il capitale della Banca d’Italia, comprese quindi le riserve auree, è detenuto da banche, assicurazioni, fondazioni, enti ed istituti di previdenza, fondi pensione ecc. aventi sede legale in Italia – prosegue il Rapporto – In molti casi si tratta di soggetti privati, alcuni dei quali controllati da gruppi stranieri. L’Italia non può correre il rischio che soggetti privati rivendichino diritti sulle riserve auree degli italiani”.

“Per questo – secondo FdI – c’è bisogno di una norma che faccia chiarezza sulla proprietà. Inoltre, sul sito della Banca d’Italia si afferma che l’oro è di “proprietà dell’istituto”. Un motivo in più per esplicitare che le riserve auree sono di proprietà di tutti gli italiani”.

“L’unica critica sensata che si potrebbe sollevare è che l’emendamento in questione sia ridondante e non necessario – conclude il testo – Non si comprende quindi la levata di scudi di queste ore nei confronti della proposta di FdI. A meno che, ed è lecito domandarselo, chi oggi si agita non abbia altri motivi per farlo”.