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martedì, 11 Novembre, 2025
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Manovra, Leo: tre quarti taglio Irpef a chi dichiara sotto 50mila euro

Roma, 11 nov. (askanews) – I tre quarti dei contribuenti favoriti dalla riduzione della seconda aliquota Irpef prevista nella manovra di Bilancio dichiarano meno di 50.000 euro. E la misura serve a riequilibrare “il più consistente intervento redistributivo degli ultimi anni”, che aveva colpito proprio la fascia di cittadini della classe media. Lo ribadisce il viceministro all’Economia, Maurizio Leo che in un’intervista al Sole 24 ore respinge le analisi “parziali con chiavi di lettura fuorvianti” in base alle quali alcuni sostengono che la manovra avrebbe favorito “i ricchi”.

In particolare nel mirino ci sono le cifre di una proposta dell’Istat che tuttavia secondo Leo non è “metodologicamente aderente all’impianto dell’Irpef”, dato che utilizza come riferimento il reddito equivalente familiare laddove si parla di “un’imposta personale e progressiva e la valutazione – dice il viceministro – deve essere condotta sui redditi individuali, non su quelli familiari”.

Negli anni scorsi per le famiglie a reddito più basso erano state adottate misure cumulate per 21 miliardi di euro, un punto intero di Pil. Ora si opera a favore delle fasce che erano rimaste fuori con un riequilibrio.

Respinte anche le tesi della Cgil sul fiscal drag. “Dati non corretti”, secondo Leo perché sono stati compensati dalle sovramenzionate misure a favore dei redditi bassi degli ultimi anni, laddove appunto i contribuenti con redditi superiori ai 35.000 euro l’anno “non hanno finora ricevuto una compensazione piena”.

Ancor più respinta qualunque ipotesi di patrimoniale. “Nel mio percorso politico e professionale ho maturato diverse certezze. Sotto il profilo politico, una di queste è che sotto un governo di centrodestra non debbano essere introdotte nuove imposte patrimoniali rispetto a quelle esistenti”. Inoltre questo genere di tassa risulta “inefficace, distorsiva e con profili di incostituzionalità”.