Rho, 27 feb. (askanews) – Tra i temi affrontati nel corso della sesta edizione del Social Innovation Campus di Fondazione Triulza, dedicata alle “Competenze nella complessit”, c’ stato anche quello del numero ancora troppo basso di ragazze che scelgono di studiare le materie STEM.
“La percentuale di ragazze tra tutti gli iscritti sulle scienze dure, sulle discipline STEM – ha spiegato ad askanews Monica Diluca, prorettore alla Ricerca dell’Universit degli Studi di Milano – purtroppo si assesta al 32%: non siamo ancora a livello che vorremmo, purtroppo le iscrizioni sono ancora limitate, ma stiamo veramente impegnandoci fortemente perch questi numeri cambino e cambino in un futuro molto molto rapido. Bisogna insistere ed necessario che cresca il vivaio delle giovani ragazze che crescono con l’idea che una leadership femminile una leadership importante”.
La scelta di puntare sulle discipline scientifiche rappresenta poi anche un’ulteriore possibilit in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro. “In questo momento c’ una grande opportunit per le giovani donne – ha aggiunto Giuseppe Venier, amministratore delegato di Umana -. Noi siamo un Paese che ancora soffre per mancanza e carenza di figure e professioni STEM, contemporaneamente soffriamo una forte componente di sottooccupazione femminile. Abbiamo una grande opportunit da sfruttare, dobbiamo veicolare di pi questi percorsi di studio che offrono fra l’altro anche possibilit di lavoro e di carriera interessanti proprio per le donne”.
La tecnologia e l’innovazione sono al centro degli incontri e dei dibattiti del Social Innovation Campus, dove ovviamente si affrontato anche il tema dell’intelligenza artificiale. “Il divario tra i maschi e le femmine rispetto alle competenze digitali – ha detto Federica Rossi, AI National Skills Director di Microsoft – ancora abbastanza elevato, per ci auguriamo comunque che l’intelligenza artificiale possa essere anche uno strumento per le ragazze, poich una tecnologia anche pi semplice da utilizzare rispetto alle tecnologie del passato, e crediamo che possa essere anche un’occasione per aiutare a colmare questo divario di genere”.
Quello che sembra certo, percependo l’energia che scorre tra i giovani del campus, il desiderio di essere pi rilevanti nella societ, di dare un contributo di cambiamento che possa servire per costruire un mondo diverso.