18.2 C
Roma
lunedì, 20 Ottobre, 2025
HomeAskanewsMattarella: ai piani alti lavoro appagante e buone remunerazioni, in quelli bassi...

Mattarella: ai piani alti lavoro appagante e buone remunerazioni, in quelli bassi precarietà e sfruttamento

Roma, 17 ott. (askanews) – Esiste “una struttura di categorie salariali che vede, nei cosiddetti piani alti dell’occupazione, lavoro prestigioso, appagante, ben remunerato e, nei cosiddetti piani bassi, forme di precarietà non desiderate, subite, talvolta oltre il limite dello sfruttamento”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, consegnando al Quirinale le stelle al merito del lavoro. “L’occupazione – ha ricordato Mattarella durante la cerimonia – come recita l’art.36 della Costituzione, deve assicurare ad ogni lavoratore ‘una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa’. La dinamica salariale negativa dell’ultimo decennio vede ora segnali di inversione di marcia. Ben sappiamo come i salari siano stati lo strumento principe nel nostro Paese per ridurre le disuguaglianze, per un equo godimento dei frutti offerti dall’innovazione, dal progresso. E’ una questione che non può essere elusa perché riguarda in particolare il futuro dei nostri giovani, troppi dei quali sono spinti all’emigrazione”. Il capo dello Stato ha sottolineato come spesso i nostri giovani emigrano “per la difficoltà di trovare lavoro e, sovente, a causa del basso livello retributivo di primo ingresso nel mondo del lavoro”.

E “richiamano l’attenzione i risultati di una recente indagine di Confcommercio che ha messo in luce il preoccupante fenomeno della crescita dei cosiddetti ‘contratti pirata’. Oltre mille i contratti collettivi nazionali di lavoro depositati al Cnel: duecentocinquanta nei soli settori del turismo e del terziario. Tra questi, vi sono contratti firmati da rappresentanze sindacali e datoriali scarsamente rappresentative, con vere e proprie forme di dumping contrattuale che hanno l’effetto di ridurre i diritti e le tutele dei lavoratori, di abbassare i livelli salariali, di provocare concorrenza sleale fra imprese”. “Il lavoro – ha ricordato Mattarella – costituisce elemento permanente del nostro modello di comunità, rappresentando, al tempo stesso, un diritto e un dovere, perché realizza le aspettative di crescita delle persone ed esprime i doveri di solidarietà della coesione sociale del Paese. Un’etica civile, quella del lavoro, che ha permeato e permea la nostra società”.

“Oggi – ha concluso il capo dello Stato – abbiamo consegnato Stelle alla memoria, ai familiari di Angelo Catania, Maurizio Curti, Loris Nadali, caduti sul lavoro. Non ci stancheremo di ripeterlo: lavoro non può significare rischio di vita. Angelo, Maurizio, Loris, oggi dovrebbero essere qui, con noi”.