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lunedì, 22 Settembre, 2025
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Mattarella: la scuola è strumento e veicolo per il futuro

Roma, 22 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha visitato la città di Napoli, prima tappa al carcere minorile di Nisida. Accompagnato da Jovanotti, il Capo dello Stato è con il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e dopo il carcere minorile, si è recato all’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon e infine all’istituto professionale Gioacchino Rossini in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico.

“La scuola è lo strumento e anche il veicolo per il futuro”, ha detto Mattarella, parlando dal carcere minorile di Nisida, a Napoli. “Quest’anno l’anno scolastico viene aperto con tre tappe – continua il capo dello Stato – qui, in ospedale e in città. Il futuro riguarda tutti, ecco perché c’è questa triplice tappa. Ci si scopre nella scuola, si costruisce l’avvenire, si costruiscono talenti e ci si mette alla prova”.

Incontrando i ragazzi dell’istituto minorile di Nisida a Napoli, ha ricordato: “Il rap è apparso circa 50 anni fa, avevo già più di trent’anni. E’ nato come strumento di cambiamento e orienta al futuro” “La musica è libertà e consente di superare ogni ostacolo e ogni limite. Consente di andare dappertutto, al di là dei limiti che la realtà impone”, ha sottolineato.

“Io credo nella scuola, a me la scuola pubblica italiana ha dato tantissimo. Ho scoperto a scuola le mie potenzialità, la mia vocazione, ho definito i miei orizzonti e li ho allargati”, ha detto Jovanotti, parlando ai ragazzi del carcere minorile di Nisida, aggiungendo: “Mi unisco agli studenti che, pacificamente, stanno manifestando oggi nelle piazze italiane per chiedere la fine delle uccisioni ingiustificate di Gaza”. “Purtroppo c’è il male, la cattiveria e la prepotenza. Se c’è in piccolo nella vita quotidiana, c’è in grande nella politica internazionale. E’ incomprensibile perché danneggia tutti, nessuno vince. E’ priva di senso e ragionevolezza. Per questo voi bambini siete importanti per fare crescere la consapevolezza in tutti che occorre allontanare questo pericolo”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando i piccoli degenti dell’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli, rispondendo a una domanda di un ragazzo sulla carrozzina. “Questa consapevolezza che manifestate è preziosa, perché in futuro la vostra generazione sarà in grado di fare più e meglio di quanto fatto dalla mia generazione”, ha proseguito Mattarella.

“La scuola, per definizione, è luogo di apertura, dell’inclusione, della scoperta; è luogo dell’apprendimento del metodo scientifico e di ricerca che permette di promuovere il progresso. E’ luogo ove si valorizzano i talenti di ciascuno nella diversità con cui si esprimono, è luogo in cui deve prevalere il rispetto della personalità di ciascuno, in cui deve regnare la consapevolezza che la diversità, la pluralità, anche delle opinioni, sono una ricchezza di libertà da difendere”, così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha concluso la su visita inaugurando all’Istituto professionale statale G. Rossini, a Napoli, l’anno scolastico 2025-2026.

“Le scuole in ogni parte del mondo sono segno di speranza, non aree di esercizio di sopraffazione, di violenza. La scuola deve essere il luogo in cui ogni forma di violenza viene bandita. Gli insegnanti fanno molto, talvolta in condizioni difficili, per capire e per sottrarre i ragazzi da gorghi pericolosi. Gli insegnanti e dirigenti scolastici devono esserne consapevoli ma non vanno lasciati soli dalle istituzioni e dalla società”, ha sottolineato Mattarella, concludendo: “I social sono adoperati spesso come armi che colpiscono in profondità. Il bullismo, la sopraffazione, vanno contrastati con tenacia: tanti giovani sanno che il sopruso non è prova di forza, ma di vigliaccheria”.

“Talvolta la violenza si manifesta in modalità meno evidenti. Meno evidenti almeno agli occhi degli adulti, non a quelli dei ragazzi. È la violenza gratuita della prepotenza, del bullismo, che denigra, emargina, sovente aggredisce”, ha aggiunto il Capo dello Stato.

Il presidente della Repubblica ha lasciato l’istituto “Rossini” di Napoli, salutato da un lungo applauso degli studenti e dei docenti. Il presidente Mattarella, prima di andare via, si è fermato nel cortile della scuola dove ha visitato gli stand che sono stati allestiti dagli studenti delle città di Urbino, Monreale, Torino, Nuoro, Salerno e Venezia. Il capo dello Stato si è fermato a parlare con i ragazzi e si è concesso a qualche foto.