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martedì, 30 Dicembre, 2025
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Mattarella prepara discorso, tra i temi pace, giovani, coesione sociale

Roma, 30 dic. (askanews) – La pace, i giovani e la coesione sociale saranno alcuni dei temi del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella sta lavorando a limare il suo undicesmo messaggio agli italiani e secondo quanto si apprende al centro ci sarà anche un riferimento all’80/esimo anniversario della Repubblica che verrà celebrato nel 2026.

Parlerà in piedi, il capo dello Stato, come ha già fatto negli anni scorsi, nello Studio alla Vetrata. Non si tratterà di un discorso lungo, circa 15 minuti. E sarà, come è successo negli altri anni, un discorso diretto ai cittadini, alle italiane e agli italiani, specialmente ai giovani. A quella parte della società a cui sempre il Presidente dedica il suo pensiero perchè rappresenta il futuro del paese.

Gli interventi più “politici” il capo dello Stato li ha già fatti nei giorni scorsi: in occasione dello scambio degli auguri con gli ambasciatori stranieri al Quirinale, il 12 dicembre, dove ha parlato a lungo del difficile contesto internazionale in cui viviamo e delle guerre che mettono in discussione l’ordine mondiale ricordando quanto invece quell’ordine sia stato fondamentale per assicurare pace e benessere in questi 70 anni. Agli ambasciatori italiani ha quindi rivolto la raccomandazione a riprendere il filo della diplomazia per provare a dirimere i tanti conflitti in corso e infine il discorso alle alte cariche del paese a cui ha lanciato un monito sulla difesa europea e sul pericolo dell’astensionismo.

Il presidente considera questi discorsi come un corpo unico, da leggere insieme quindi quello di domani non si concentrerà nè solo sulla politica estera né sulla politica interna. Piuttosto parlerà di pace, (tra le preoccupazioni degli italiani e in particolare dei più giovani, più sensibili a ingiustizie e conflitti in corso) ma anche della coesione sociale, un tema che sta molto a cuore a Mattarella e sul quale ha ripetutamente richiamato istituzioni e parti sociali. Stavolta rivolgendosi al paese però richiamerà l’impegno che ognuno può esercitare per garantire la tenuta della società con un occhio rivolto soprattutto ai giovani, invitati a prendere in mano le loro sorti. L’anno scorso aveva fatto appello ai “patrioti” che tengono in piedi la Nazione con il loro lavoro.

Restano irrisolti anche altri due grande questioni che Mattarella aveva denunciato un anno fa nel messaggio di fine anno: la sanità – per le lunghe liste d’attesa e i tanti che rinunciano a curarsi – e le carceri, con il lungo elenco dei suicidi che in 12 mesi non ha fatto che aumentare.

Non potrà mancare evidentemente un riferimento all’imminente 80/esimo anniversario della Repubblica che si apre nel 2026, ottant’anni dopo il referendum che sancì la scelta repubblicana e che sarà celebrato in diversi momenti nel corso dell’anno. Un anniversario importante che richiama a quella storia che Mattarella cita spesso nei suoi interventi: “80 anni di democrazia, di sviluppo, di pace ci hanno insegnato il valore della parola ‘insieme’ perchè la Repubblica ha vissuto e vive del contributo di ciascuno”.