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Meeting Rimini, da Draghi a Meloni: economia, pace e il futuro della Ue

Rimini, 21 ago. (askanews) – (Di Paolo Tomassone) Si apre domani la 46esima edizione del Meeting di Rimini dal titolo “Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. Sei giorni di confronto che affronteranno le più grandi sfide del nostro tempo: dalla pace internazionale al futuro dell’Europa, dalle politiche economiche alle questioni sociali.

L’edizione 2025 si distingue per il richiamo alla pace e alla giustizia. Il Meeting accoglie l’appello di Papa Leone XIV per una giornata di digiuno e preghiera il 22 agosto, data che coincide con l’apertura alle 12 del convegno “Madri per la pace” con testimonianze dirette dal conflitto israelo-palestinese. Il tema della pace attraverserà tutta la kermesse di Comunione e liberazione, con le testimonianze dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, premi Nobel per la Pace 2024, e approfondimenti sulla presenza cristiana in aree di conflitto come Siria, Sud Sudan e Ucraina.

Un altro tema centrale sarà il futuro dell’Europa, oggi più che mai cruciale. Ne parleranno domani Mario Draghi, che torna al Meeting dopo la partecipazione del 2022 all’indomani dalla sua elezione a presidente del Consiglio. L’ex premier presenterà la sua visione sui nuovi orizzonti europei in continuità con il rapporto da lui scritto sulla competitività commissionato per conto dell’Ue. Martedì 26 agosto interverrà la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola su “Nuovi mattoni per l’Europa”, mentre sabato 23 agosto il commissario Ue Raffaele Fitto parlerà di “Coesione e sviluppo per un’Europa unita”. Del futuro continentale discuteranno anche Enrico Letta e parlamentari di tutte le principali famiglie politiche europee.

La politica italiana sarà protagonista con la presenza di ben 13 ministri. A chiudere mercoledì 27 agosto sarà la premier Giorgia Meloni, per la prima volta al Meeting da presidente del Consiglio (era già stata alla fiera di Rimini come leader di Fratelli d’Italia). I vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, leader rispettivamente di Forza Italia e Lega, interverranno domenica 24 agosto Tajani su “La presenza della comunità cristiana in Siria” e Salvini martedì 26 su infrastrutture e trasporti. Completeranno la delegazione governativa i ministri Giorgetti, Valditara, Urso, Piantedosi, Abodi, Lollobrigida, Pichetto Fratin, Schillaci, Giuli, Locatelli e Foti.

Le questioni economiche e sociali avranno spazio privilegiato. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, spiega alla vigilia del Meeting: “Per una difesa del welfare universalistico possono essere decisivi i corpi intermedi e realtà non profit, fondamentali nel garantire coesione sociale. Sarebbe l’inizio di un capitalismo riformato”. Sabato 23 agosto si terrà “Corpi intermedi e sviluppo economico” con il ministro Urso, mentre domenica 24 “Dall’accoglienza al lavoro” vedrà confrontarsi Piantedosi e il presidente dell’Emilia-Romagna De Pascale. A Rimini anche diversi altri governatori delle Regioni, a partire dal presidente della Conferenza delle Regioni Fedriga, per confrontarsi sull’autonomia e sui temi attuali.

Di particolare rilievo la presenza a Rimini del Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo per i 1700 anni dal Concilio di Nicea, come quella del presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, e monsignor Erik Varden, vescovo di Trondheim.

“Abbiamo scelto questo titolo per invitare a incontrare persone che hanno affrontato situazioni difficili senza rassegnarsi, prendendo l’iniziativa e cambiando in meglio ciò che era possibile cambiare”, spiega Bernhard Scholz, presidente della Fondazione Meeting. “Sarà un’edizione capace di trasmettere un messaggio forte: è possibile intraprendere qualcosa di nuovo anche quando le condizioni sono avverse”.