18.2 C
Roma
giovedì, 25 Settembre, 2025
HomeAskanewsMeloni accusa Flotilla e opposizioni: irresponsabili, clima di odio

Meloni accusa Flotilla e opposizioni: irresponsabili, clima di odio

New York, 24 set. (askanews) – Giorgia Meloni “condanna” l’attacco della scorsa notte alla Global Sumud Flotilla, ma allo stesso tempo accusa partecipanti e organizzatori: è “gratuito, pericoloso, irresponsabile”, dice, mettere a rischio l’incolumità per un’iniziativa fatta “non per consegnare gli aiuti” ma “per creare problemi al governo”. A New York la premier ha seguito la situazione, in stretto contatto con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, anche lui all’assemblea Onu, e con quello della Difesa Guido Crosetto, che ha inviato una fregata se ci fosse bisogno di “soccorso” ma non certo per “l’uso della forza militare”.

Dunque l’Italia, spiega, sta facendo “indagini” per “avere certezze sulle responsabilità”, ma il problema, per la presidente del Consiglio, è un altro e nel mirino ci sono le opposizioni. “Non c’è bisogno – per lei – di rischiare la propria incolumità, non c’è bisogno di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare degli aiuti a Gaza che il governo italiano e le autorità preposte avrebbero potuto consegnare in poche ore”. E allora, si chiede, qual è l’obiettivo: “Forzare il blocco navale di Israele? E poi che cosa dovrebbe fare il governo italiano? Mandare le navi della marina militare e dichiarare guerra a Israele?”. La verità, per Meloni, è che quello che accade in Italia, con il sostegno alla Flotilla e le manifestazioni di piazza pro-Palestina, “non ha come obiettivo alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, ha come obiettivo attaccare il governo italiano. Si punta a bloccare l’Italia, ci saranno altri episodi di violenza, ci sarà una situazione di ordine pubblico molto complesso”, prevede. Dunque chiede “responsabilità”, in particolare ai parlamentari italiani che “sono pagati per lavorare nelle istituzioni, non per costringere le istituzioni a lavorare per loro”.

Parole “gravi” per il leader M5s Giuseppe Conte, secondo cui “di fronte alla vergogna a cui stiamo assistendo, Meloni attacca chi si mobilita contro il genocidio a Gaza e chi subisce attacchi su barche che battono bandiera italiana in acque internazionali”. Sulla stessa linea la segretaria del Pd Elly Schlein: “A Meloni che dice che è irresponsabile usare Gaza per attaccare il governo dico che invece è irresponsabile aver trascinato l’Italia sulle posizioni di Netanyahu”.

Ma proprio contro le opposizioni, da Meloni, arriva un’altra accusa: quella di contribuire a creare un clima di odio, in particolare verso di lei. “Quello che vedo – dice – sono le mie immagini che vengono bruciate per strada e non quelle degli esponenti della sinistra. Vedo esponenti dell’altra parte che in televisione invitano gli italiani a venire sotto casa mia per dirmi che sono un’assassina. Io vengo definita quotidianamente complice di quello che accade a Gaza, che ho le mani sporche di sangue, che sono un’assassina. Non ricordo di aver mai dato degli assassini ai miei avversari quando ero all’opposizione. Quando dici al mondo, in un contesto come quello nel quale ci troviamo, che il presidente del Consiglio è un assassino, che il ministro degli Esteri è un assassino, c’è il rischio che qualcuno che forse non ha tutte le rotelle a posto decida di risolvere questo problema. Viene in mente o non viene in mente?”. Quindi, per lei, c’è “un problema di un clima che si sta deteriorando” e “penso che ci sia anche un problema di giustificazionismo o di silenzio rispetto a quello che accade”.

Nel punto stampa tenuto nel suo hotel Meloni (che all’Assemblea Onu interverrà intorno alle 20 locali, notte in Italia) torna anche sulle parole pronunciate ieri da Donald Trump, dicendosi anche lei convinta del fatto che il multilateralismo sia “in crisi” ma che sia possibile uscirne, “se sappiamo agire di fronte a quelle debolezze che sono ormai evidenti a tutti”. Per quanto riguarda l’Ucraina, l’Occidente non deve cadere nelle “provocazioni” e nelle “trappole” di Putin e occorre ragionare “a sangue freddo” perché “un’escalation conviene solamente a Putin e alla Russia che sono oggettivamente in difficoltà” per il fallimento dell’offensiva estiva. Comunque, quanto all’autorizzazione della Nato ad abbattere caccia russi in caso di sconfinamento, non è che, se anche accadesse, significherebbe “automaticamente un’escalation”. Meloni rileva anche il cambio di prospettiva di Trump, con gli elogi a Zelensky, segno della “consapevolezza di vedere che nonostante la disponibilità, le aperture, il dialogo che il presidente Trump ha rivolto al presidente russo Putin, niente sta accadendo”.

Meloni dopo l’intervento di stasera ripartirà subito e arriverà in Italia domani, a tre anni dalla vittoria delle elezioni. “Mi sembrano dieci”, scherza, dicendosi “fiera” degli obiettivi raggiunti, ma anche consapevole che “c’è ancora tantissimo lavoro da fare”. A partire dalla manovra, in cui ci saranno “diverse misure per la crescita” mentre per quanto riguarda l’ipotesi di un prelievo sulle banche la presidente del Consiglio non chiude: “Io credo che non dobbiamo escludere nessuna ipotesi, ma penso che si potrebbe avviare un confronto positivo col sistema bancario come abbiamo fatto anche lo scorso anno”.