15.2 C
Roma
mercoledì, Marzo 19, 2025
HomeAskanewsMeloni alla Camera per il dibattito sul Consiglio Ue, assenti i ministri...

Meloni alla Camera per il dibattito sul Consiglio Ue, assenti i ministri leghisti. Pd: governo lacerato

Roma, 19 mar. (askanews) – In aula alla Camera la discussione generale sulle comunicazioni rese ieri dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del consiglio europeo di domani e dopodomani. La premier è presente. Gli iscritti a parlare sono 18, il dibattito andrà avanti per due ore quindi ci sarà la replica di Meloni e a seguire le dichiarazioni di voto sulle risoluzioni (90 minuti circa) e il voto. A differenza di quanto avvenuto in Senato, dove l’approvazione della risoluzione di maggioranza ha precluso il voto sulle altre, l’assemblea di Montecitorio voterà su tutti i documenti presentati.

Sono presenti anche diversi ministri in aula alla Camera tra i banchi del governo insieme alla premier Giorgia Meloni. Ad ascoltare il dibattito sulle comunicazioni rese ieri dalla presidente del Consiglio in vista del consiglio Ue di domani e dopodomani, ci sono il ministro della Difesa, Guido Crosetto, il ministro per gli Affari Europei, Tommaso Foti, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, il ministro dell’ambiente Pichetto Fratin. In apertura di seduta è stato presente anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Assenti i ministri leghisti.

Il Pd ha subito sottolineato le divisioni in maggioranza: “Potete star sicuri presidente Meloni che in quest’aula continueremo a far parlare la realtà invece delle vostre favolette…. il suo governo è diviso, anzi lacerato sulla politica estera”, ha detto la deputata del Pd Anna Ascani, prendendo la parola nell’aula della Camera per la discussione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue. “Il vice premier Salvini anche lui assente oggi ha pronunciato lo slogan ‘meno europa più libertà… Capiamo il desiderio di Meloni di evitare di mettere in piazza le differenze all’interno del governo” ma “prenda posizione, ritrovi il coraggio che aveva, invece di vederla ora alternare silenzi e mezze parole nei consessi internazionali”, ha concluso Ascani.

“Consegnare una cambiale in bianco a Commissione europea che ha dimostrato la sua incapacità non andava per noi, la Lega è quell’anima scomoda che dice quando le cose non vanno, avendone consapevolezza. Presidente Meloni dobbiamo essere consapevoli del nostro ruolo di ponte tra Europa e Stati Uniti”, ha detto, prendendo la parola nell’aula della Camera per la discussione sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni sul Consiglio Ue, il deputato della Lega Stefano Candiani. “Non siamo noi a mettere in crisi l’Europa ma è l’Ue che si mette in crisi per i suoi attori” ha aggiunto Candiani ribadendo che “indicare i problemi significa essere più europeisti di quelli che poi prendono i fondi da Soros”. “Abbiamo – ha infine sottolineato Candiani – una sola risoluzione di maggioranza convidisa e l’opposizione ne ha cinque tutte diverse, quindi respingiamo la narrazione delle divisioni nella maggioranza e anche quella delle assenze e delle presenze”.