Roma, 17 apr. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si prepara a incontrare il presidente statunitense Donald Trump oggi a Washington, in un momento cruciale per i negoziati tra Ue e Stati Uniti sui dazi. La “missione americana” della leader italiana è seguita con grande interesse dai media internazionali.
Secondo il quotidiano britannico “Financial Times”, Meloni potrebbe fornire un contributo per chiarire le richieste statunitensi in materia di dazi, finora esplicitate ai negoziatori europei. “Giorgia Meloni vuole dare impulso ai colloqui commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea”, titola il prestigioso quotidiano finanziario.
Ricordando che quello di oggi tra Meloni e Trump è un incontro con “una posta in gioco molto alta”, il New York Times da parte sua si interroga: “il suo rapporto con Trump darà i suoi frutti?”.
Di certo, sottolinea il Guardian, “la sua influenza su Trump sarà messa alla prova quando i due si riuniranno a Washington per il loro primo vertice bilaterale”. Il vertice “sarà seguito con attenzione”, precisa il quotidiano britannico, spiegando che “da un lato è un’opportunità ideale per Meloni di dimostrare affinità con Trump, con cui ha le sue naturali inclinazioni politiche, rafforzando al contempo la sua credibilità come tramite per un dialogo più significativo. Dall’altro lato, sarà un delicato gioco di equilibri per il primo ministro, che sa anche di dover fare attenzione a mantenere la sua fedeltà ai partner europei dell’Italia”.
Un gioco di equilibri sottolineato anche dalla Bbc, che parla di “missione improbabile per l’Europa”. Si tratta, secondo l’emittente, di “una visita che la vedrà in bilico tra la rappresentanza degli interessi dell’Ue e la permanenza nelle grazie del presidente americano”. Tuttavia, si aggiunge, “in questo momento difficile”, Meloni “è forse una delle attuali leader europee più adatte a parlare con Trump”, “la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen lo riconosce e i due si sono sentiti regolarmente prima del viaggio”.
La rivista Time ricorda invece come Meloni sia diventata la “sussurratrice” di Trump in Europa. “Non è un mistero che a Donald Trump piaccia Giorgia Meloni”, si sottolinea, ricordando le ultime occasioni in cui il presidente Usa ha avuto modo di esprimere il proprio apprezzamento per il capo del governo italiano, definito prima una “vera e propria forza” con cui avrebbe potuto “lavorare per raddrizzare un po’ il mondo”, e poi una “donna fantastica”.
“L’Europa osserva con cautela l’incontro tra Meloni e Trump”, evidenzia da parte sua Politico. “I suoi colleghi dell’Ue sperano che riesca a spingere Trump verso un accordo commerciale per evitare ulteriori dazi reciproci e per influenzare il suo approccio alla risoluzione della guerra tra Russia e Ucraina”.Grande attenzione in Francia per la visita di Giorgia Meloni a Washington. Molti siti rilanciano Afp, che parla di una “missione delicata”.
France 24 menziona la visita di Giorgia Meloni tra le principali notizie del giorno: l’incontro con Trump è “una mossa strategica in un momento chiave per le relazioni tra Europa e Stati Uniti”.
Le Figaro è possibilista sull’esito del colloquio con Trump: “È possibile che ottenga qualcosa”, il titolo. Forte della sua abilità diplomatica e del suo rapporto con il mondo conservatore americano, la leader italiana secondo Le Figaro potrebbe riuscire a ottenere concessioni da Trump, specialmente in campo commerciale e in termini di allineamento strategico.
BFMTV sottolinea come Meloni stia tentando di costruire un ponte tra l’Unione Europea e Donald Trump, e nello specifico è oggi negli Usa per cercare di evitare nuovi dazi statunitensi contro prodotti europei, che danneggerebbero l’export italiano. La premier italiana è figura “di mezzo” tra Bruxelles e Washington.
Per L’Express, “tra Bruxelles e Donald Trump, Giorgia Meloni è un’equilibrista a Washington” e la premier italiana è descritta come una “funambola” politica, che cerca di mantenere i rapporti sia con l’Europa che con il mondo trumpiano. Secondo il settimanale francese, la presidente del Consiglio italiana cerca di conciliare la linea sovranista con la necessità di cooperazione transatlantica.
L’Echo titola: “Meloni può riconciliare gli europei e Donald Trump?”, chiedendosi se la leader italiana sia in grado di fungere da “ponte” tra due visioni del mondo che a questo punto appaiono opposte. Meloni gode di un evidente credito presso i conservatori americani, ma la diplomazia tra le due sponde dell’Atlantico deve tenere conto delle “sfide interne all’Ue”.Anche i media tedeschi seguono da vicino la visita di Meloni negli Usa. L’emittente pubblica Deutsche Welle parte da una domanda nel titolo: “Meloni in viaggio verso Washington: cosa può ottenere?”. L’articolo pubblicato oggi sul suo sito di DW analizza gli obiettivi della visita della premier italiana, individuando in particolare la volontà di influenzare il dibattito sui dazi tra USA e UE. Meloni cerca di posizionarsi come interlocutrice credibile sia per l’Europa che per la parte americana e ottiene una crescente visibilità internazionale.
“Donald Trump: la visita di Meloni al presidente USA sarà un successo?”, si chiede a sua volta il quotidiano economico Handelsblatt, lasciando aperta la possibilità che effettivamente la premier risca a influenzare Trump su temi come il commercio e la politica estera.
Interrogativo nel titolo anche per il quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung: “Giorgia Meloni vuole sedurre politicamente Donald Trump durante la visita – ci riuscirà?”. La FAZ descrive l’incontro come un tentativo strategico di “corteggiamento politico”, con cui Meloni mira a presentarsi come figura centrale per il dialogo transatlantico con la nuova amministrazione americana. Resta da vedere, conclude FAZ, se Meloni otterrà risultati concreti.
Il settimanale Die Zeit tenta una riflessione più ampia, chiedendosi: “Giorgia Meloni incontra Donald Trump – cosa significa per l’Italia, l’UE e gli USA?”. Il faccia a faccia odierno tra Meloni e Trump è visto come un momento simbolico e potenzialmente strategico per ridefinire i rapporti tra Stati Uniti ed Europa. La posizione di Meloni è definita “ambivalente”, in equilibrio tra le istituzioni europee e la destra sovranista americana.