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domenica, 15 Giugno, 2025
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Meloni in Canada per il G7, la crisi Israele-Iran al centro dell’agenda

Banff (Canada), 15 giu. (askanews) – L’escalation della crisi in Medio Oriente, con gli attacchi reciproci tra Israele e Iran, è il tema su cui è concentrata l’attenzione dei leader del G7, riuniti da oggi a Kananaskis, nella provincia canadese dell’Alberta.

Giorgia Meloni, accompagnata dalla figlia Ginevra, è arrivata già ieri sera nella località di vacanza delle Rocky Mountains, dove oggi sono attesi gli altri capi di Stato e di governo.

Oggi la giornata è dedicata ai colloqui informali tra i leader (Meloni vedrà tra gli altri il premier britannico Keir Starmer) prima dell’avvio dei lavori, che occuperanno le giornate di domani e martedì. Al centro dei bilaterali ci sarà quindi, naturalmente, la situazione in Medio Oriente, primo tema su cui le posizioni non sono univoche: se tutti sono concordi sul sostegno a Israele e nella condanna a Teheran, diverse sono le sensibilità sulla questione di Gaza. La linea di Meloni sul tema è che occorre attivare tutti i canali possibili per una de-escalation, con un ruolo “chiave” che può essere giocato dai Paesi del Golfo e dai Paesi Arabi.

Ancora più divisive le altre due grandi questioni all’attenzione del summit: la guerra in Ucraina e i dazi americani. Per questo è ormai scontato che non ci sia – come accade invece di consueto – una dichiarazione congiunta finale. Ci sarà invece un “chair’s summary”, un riassunto della discussione, da parte della Presidenza canadese, accompagnato da sette brevi dichiarazioni su altrettanti argomenti: finanziamento dello sviluppo; intelligenza artificiale; tecnologie quantistiche; lotta agli incendi; minerali critici; repressione transnazionale; contrasto al traffico di migranti. Quest’ultima è stata proposta dall’Italia, con il sostegno di Stati Uniti e Regno Unito.

Alla vigilia del vertice, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Usa Donald Trump. Un “colloquio positivo”, ha riferito, in cui “abbiamo discusso delle tensioni geopolitiche in Medio Oriente e della necessità di garantire un coordinamento adeguato per gestire gli impatti sui mercati energetici”. Sull’Ucraina è stato ribadito “l’imperativo di un cessate il fuoco” e la “necessità di mantenere la pressione sulla Russia”. Per quanto riguarda i dazi, ha assicurato von der Leyen, “ho ribadito il nostro impegno a raggiungere un buon accordo prima del 9 luglio”.