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Milano, Forestami porta la natura dentro le scuole dell’infanzia

Milano, 20 nov. (askanews) – La natura diventa protagonista nei giardini delle scuole dell’infanzia di Milano, grazie ad ‘Angoli di biodiversit’ di Scuola Forestami, il progetto educativo per le scuole ideato da Forestami in collaborazione con Parco Nord Milano, promosso dal Comune di Milano e sostenuto da A2A. La sfida sensibilizzare i pi piccoli sull’importanza del verde per il benessere della citt, attraverso attivit didattiche come laboratori, percorsi sensoriali e iniziative interattive.

‘Abbiamo bisogno di mettere tanti alberi, ma abbiamo bisogno che i cittadini del futuro siano custodi di questi alberi, abbiano la cura e l’attenzione: la devono imparare da piccolissimi e da piccoli – spiega Riccardo Gini, Direttore Tecnico di Fondazione Forestami -. Quindi addirittura nelle scuole dell’infanzia abbiamo cercato di risvegliare quello che nella citt e nei bambini urbani molto difficile da trovare: quel contatto fisico con la natura, quel contatto esperienziale, emozionale che fondamentale perch quando i boschi che stiamo piantando saranno grandi, saranno considerati da loro i loro fratelli e cresceranno insieme al bosco’.

Sono 4 le scuole dell’infanzia di Milano coinvolte nel progetto di Scuola Forestami tra l’anno scolastico 2024-25 e il primo quadrimestre del 2025-26, per un totale di circa 900 bambini.

‘Le scuole sono all’interno del Comune di Milano, e il progetto in s va nella direzione di quello che stiamo facendo, non solo in quelle quattro scuole, ma con altri sistemi e altri progetti nelle scuole in generale, ma sul territorio – racconta Elena Grandi, Assessora all’Ambiente e Verde del Comune di Milano -. Per cui tutto quello che punta alla valorizzazione della biodiversit, all’educazione alla consapevolezza di quei bambini che nel futuro prossimo saranno quelli che si occuperanno delle nostre citt e che speriamo nel frattempo di aver preparato in maniera pi bella, importantissimo’.

I piccoli allievi della scuola dell’infanzia Memmi hanno dato vita a un prato fiorito per gli insetti impollinatori e costruito una ‘casa delle farfalle’ con piante aromatiche. Alla Pescarenico, hanno esplorato percorsi sensoriali ideati per osservare l’avifauna e realizzato mangiatoie e piccoli rifugi destinati a uccelli e farfalle. Alla San Mamete, i bambini hanno creato nuove aree verdi, orti e spazi di lettura all’ombra dei tigli e perfino una ‘lettiera’ per lombrichi, chiocciole e porcellini di terra, mentre la scuola Costa entrata nel progetto nel 2025 con un giardino ispirato al sottobosco e un prato fiorito dedicato alla biodiversit.

‘I bambini rispondono in una maniera straordinaria a questi progetti – evidenzia ancora l’assessora Grandi -. Io sono stata l’anno scorso a vedere la prima fase dell’anno precedente e devo dire laboratori, la biodiversit, i lombrichi che costruiscono hanno le loro bacheche, costruiscono gli arredi con il legno. Per cui anche l’idea del recupero dei materiali della tutela dei suoli: c’ tutto in questo progetto. E’ un progetto davvero bello, molto interessante’.

‘L’educazione – puntualizza il Direttore Tecnico di Fondazione Forestami l’elemento che ci pu per far sperare che la crisi climatica che stiamo vivendo possa essere superata da nuovi cittadini consapevoli, in cui questo ingresso della parola sostenibilit non sia neanche pi cos il mantra che abbiamo noi, perch diventer interiorizzato in chi capir che un uomo urbano e uomo naturale sono la stessa cosa, che hanno bisogno uno dell’altro’.

I quattro nuovi ‘Angoli di biodiversit’, presentati nella storica cascina che sorge al centro del Parco Nord Milano, sono realizzati per il secondo anno consecutivo grazie al sostegno di A2A.

‘Noi facciamo questi progetti scolastici con le scuole, perch vogliamo trasferire la cultura della biodiversit, che si sposa con la cultura poi della transizione ecologica su cui noi cerchiamo di costruire consapevolezza e senso di responsabilit – sottolinea Elena Tondini, Responsabile Brand Strategy, Communication and Media Planning di A2A -. Farlo attraverso dei progetti che portano i bambini, in questo caso, a fare e non solo ad ascoltare, lo rende molto pi molto pi efficace. E questo ci consente poi di arrivare alle famiglie, di arrivare agli insegnanti, quindi di allargare il target grazie ai nostri progetti educativi’.