Milano, 24 set. (askanews) – Con il nuovo singolo “Che serata stupida”, in uscita venerdì 3 ottobre – in radio dal 10 ottobre – per Maciste Dischi / Epic / Sony Music Italia e prodotto da Federico Nardelli, Mobrici torna, dopo più di due anni, con un brano che esplora il desiderio e la contraddizione: l’attrazione per ciò che è imprevedibile, il fascino di una notte che mette a nudo paure e verità.
“Spesso nella vita mi sono concesso il lusso di sbagliare, di cambiare direzione anche all’ultimo istante o perfino di imboccare la strada che a prima vista sembra la più oscura – racconta l’artista – questo brano nasce dal desiderio di raccontare come l’imperfezione e la fragilità non siano una debolezza, ma la chiave per sentirsi davvero vivi. È il racconto di quando perdersi diventa l’unico modo per ritrovarsi, e di come dentro quell’errore, in fondo, ci sia spesso la nostra verità più autentica. Avevo bisogno di una canzone grande, di quelle da gridare insieme, perché certe emozioni non si possono sussurrare e vanno liberate a voce piena, senza paura”.
C’è un filo invisibile che lega da sempre le canzoni di Mobrici al cuore di chi le ascolta: una scrittura schietta e romantica, capace di trasformare fragilità e imperfezioni in poesia quotidiana. L’artista racconta l’errore come scelta possibile, la caduta come occasione per ritrovare se stessi. La sua penna, qui più diretta e intensa, mette in scena incontri sospesi, piccole fragilità e attimi in cui il confine tra sbaglio e scoperta si assottiglia. Il risultato è un invito a riconoscersi nelle contraddizioni e nelle emozioni non filtrate.
Fin dal debutto solista, l’artista ha saputo tramutare esperienze intime in emozioni condivise: dalla delicatezza di “Anche le scimmie cadono dagli alberi” a “Gli anni di cristo”, pezzi che hanno dato voce ai dubbi di una generazione. Con questo nuovo singolo conferma la sua cifra stilistica ma compie anche un passo in avanti: la scrittura si fa più immediata e viscerale, capace di mutare tensioni personali in un canto corale che arriva dritto all’ascoltatore.
Matteo Mobrici è un cantautore e vive a Milano. Nato batterista, passa ben presto a scrivere canzoni con una chitarra in mano all’età di 14 anni. È stato il frontman della band Canova, realtà di culto del panorama indie pop italiano. Da sempre spirito libero, autoironico ed inguaribile romantico, Mobrici è un multiforme cantautore sempre in bilico tra canzone d’autore e pop. Le sue sono storie minime per amori grandi, senza fronzoli e tanto suggestive, così autobiografiche da essere di tutti.