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Morta a 94 anni Adriana Asti, grande attrice di teatro e cinema

Roma, 31 lug. (askanews) – È morta stanotte nel sonno, a Roma, Adriana Asti, grande attrice e protagonista del mondo dello spettacolo. Nata a Milano il 30 aprile 1931 (o 1933 secondo alcune fonti, sebbene la data del 1931 sia più diffusa), è stata una figura iconica del teatro e del cinema italiano. La sua lunga carriera, durata oltre settant’anni, è stata caratterizzata da una profonda indipendenza e da scelte artistiche audaci, spesso controcorrente.

Nonostante la sua umile affermazione di non possedere un “sacro fuoco” per il teatro, il suo talento si è manifestato prepotentemente fin dagli esordi. Nel 1951 calca per la prima volta le scene teatrali, e il successo arriva rapidamente con la sua interpretazione ne Il crogiuolo di Arthur Miller, sotto la regia di Luchino Visconti. Questo sodalizio artistico si approfondirà, portandola a recitare anche in film del calibro di Rocco e i suoi fratelli (1960) e Ludwig (1972) dello stesso Visconti.

La sua carriera cinematografica è costellata di collaborazioni con alcuni dei più grandi registi italiani e internazionali. Tra le sue performance più celebri si annoverano il ruolo della prostituta Amore in Accattone (1961) di Pier Paolo Pasolini, con cui stringe una profonda amicizia, e l’affascinante zia del protagonista in Prima della rivoluzione (1964) di Bernardo Bertolucci. Ha recitato anche in Il fantasma della libertà (1974) di Luis Buñuel e in diverse opere di Tinto Brass, come Io, Caligola (1979).

In teatro, Adriana Asti ha esplorato un repertorio vastissimo, affrontando opere di autori come George Bernard Shaw (Santa Giovanna, 1984), Samuel Beckett (Giorni felici, 1985 e 2010) e Carlo Goldoni (La locandiera, 1986). La sua versatilità e la sua capacità di calarsi in personaggi complessi le hanno valso numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Duse nel 1993.

Negli ultimi decenni della sua carriera, ha continuato a lavorare intensamente, distinguendosi in produzioni cinematografiche di successo come La meglio gioventù (2003) di Marco Tullio Giordana, per la quale ha vinto il suo terzo Nastro d’Argento e il Ciak d’oro, e Quando sei nato non puoi più nasconderti (2005). Ha continuato a interpretare ruoli significativi anche in età avanzata, dimostrando una vitalità artistica inesauribile, come in Nome di donna (2018).

Adriana Asti è stata anche doppiatrice (prestando la voce a Claudia Cardinale, Catherine Spaak, Romy Schneider), scrittrice e conduttrice televisiva. La sua vita personale, non convenzionale, ha incluso le nozze con Fabio Mauri, e successivamente il matrimonio con il regista Giorgio Ferrara, più giovane di lei, che all’epoca fece scalpore.

Considerata una diva del cinema e del teatro italiano, Adriana Asti ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana, attraversando decenni di palcoscenici e set con una presenza scenica unica, una voce inconfondibile e un talento che l’ha resa musa per molti registi. La sua scomparsa, avvenuta a Roma il 31 luglio 2025, ha segnato la fine di un’era per lo spettacolo italiano.