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giovedì, 6 Novembre, 2025
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MotoGP, Bagnaia: "A Portimao voglio riprendermi il terzo posto"

Roma, 6 nov. (askanews) – Le colline di Portimao accolgono un Pecco Bagnaia sereno e determinato, pronto a difendere il terzo posto nel mondiale e a chiudere il 2025 con una nota positiva. Il torinese proverà nel week end in Portogallo a ritrovare le stesse sensazioni di Sepang, quando aveva fatto pole e vittoria nella Sprint prima del ritiro per la gomma bucata in gara. “La pista è molto particolare, è bellissima e mi ci sono sempre trovato abbastanza bene. Sono contento, spero che sia bel tempo e che ci si possa divertire un po’”, racconta alla vigilia del weekend portoghese.

Sull’approccio al circuito, il torinese resta cauto ma fiducioso: “Non lo so onestamente, vedremo. Cercheremo di prenderla con lo stesso approccio di sempre, arrivando qui consapevoli di poter far bene. Poi ci adegueremo di conseguenza”.

Il bilancio delle ultime settimane, tra difficoltà e riscatti, rimane nel complesso positivo. “Arrivavamo da due weekend abbastanza difficili, soprattutto l’Indonesia. In Australia c’erano state comunque grandi difficoltà… ma in Malesia siamo ripartiti dallo stesso punto, avevo un feeling migliore e riuscivo a spingere”. Sabato a Sepang è stata la sua giornata: “Siamo passati dal Q1, abbiamo fatto la pole e vinto la Sprint con un ottimo ritmo, andando via a tutti: una giornata molto dominante”.

Poi la domenica, tra il dramma della Moto3 e la sfortuna di una gomma bucata: “Non è stato molto positivo il tutto… però rimane il positivo del weekend, quindi arriviamo qua con la stessa forza”.

Nel media scrum di Portimao, Bagnaia parla anche di Nicolò Bulega, al debutto in MotoGP al suo fianco: “È bello per lui, penso si sia meritato questa chance. A Portimao non sarà facile, ma è un grandissimo pilota. Se riuscirà ad adattarsi in fretta alla gomma Michelin potrà anche divertirsi. Consigli? Preferisce fare per conto suo, ma ovviamente sono a disposizione”.

Sul proprio obiettivo di fine anno, Bagnaia è pragmatico: “Proveremo a stare davanti e a riprenderci il terzo posto in campionato. Meglio terzo che quarto… è il massimo risultato che posso ottenere in questa stagione, ma nella prossima voglio poter lottare e finire in modo diverso”. E sul rapporto con Marc Marquez aggiunge: “Da un pilota come lui puoi solo imparare. È tra i più forti della storia e anche quest’anno ha fatto la differenza. Non ci sono mai stati problemi tra noi”.

Tornando ai momenti più difficili della stagione, Pecco ricorda Mandalika come “il mio peggiore GP di sempre in MotoGP” e una delle “cadute più strane della mia carriera”. Dopo l’altalena di Motegi e l’adattamento ritrovato in Malesia, il suo obiettivo è chiaro: concludere forte e voltare pagina.

Infine, una riflessione sulla sicurezza e sulla gestione dell’incidente tra Rueda e Dettwiler in Moto3: “C’è stata fretta nel comunicare che tutto era a posto, ma in realtà le cose non stavano così… Quando un pilota ha un arresto cardiaco la situazione è grave, è stata una perdita di credibilità. Per me la gara Moto3 non sarebbe dovuta partire”.