Milano, 9 set. (askanews) – Exploit in Borsa per i titoli Mps (+6,26%) e Mediobanca (+5,9%) all’indomani della conquista di Siena di Piazzetta Cuccia, con le adesioni all’Opas che hanno raggiunto il 62,3% del capitale. Un risultato oltre le aspettative per Luigi Lovaglio che ora, dopo il successo dell’offerta, si appresta, assieme ai soci forti Caltagirone e Delfin, a definire la successione in Mediobanca. Sembra scontato, ormai, che l’AD, Alberto Nagel, – al timone dell’istituto milanese da 18 anni – e l’intero cda, preso atto del cambio di controllo, si presenteranno dimissionari alla prossima riunione del board, già fissato per il 18 settembre per l’approvazione del bilancio e la convocazione dell’assemblea dei soci, che tradizionalmente si svolge il 28 ottobre.
La lista per il nuovo board deve essere presentata 25 giorni prima dell’assise. Nel mentre, la presa di Mps su Mediobanca potrebbe ulteriormente rafforzarsi, considerato che dal 16 al 22 settembre si riapriranno i termini di adesioni all’Opas e il traguardo della soglia del 66,67% – che permetterebbe al Monte di controllare l’assemblea straordinaria e procedere a una fusione – sembra a portata di mano.
Con il successo dell’Opas, che segna una svolta nel panorama finanziario italiano, si è sciolto anticipatamente l’accordo di consultazione tra soci di Mediobanca. “I partecipanti ne hanno unanimamente convenuto lo scioglimento, con efficacia dall’8 settembre”, ha annunciato questa mattina una nota. L’accordo – che dal 2019 ha preso il posto dello storico patto di sindacato di blocco – si era via via assottigliato negli ultimi mesi dopo l’annuncio dell’offerta di Mps con le uscite di alcuni dei principali soci privati italiani, fino ad arrivare a rappresentare il 5,97% del capitale.