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lunedì, 14 Luglio, 2025
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Nato, Rutte da Trump: se fossi in Putin ci ripenserei su Ucraina

Milano, 14 lug. (askanews) – “Se fossi Vladimir Putin oggi” alla luce “di ciò che avete pianificato di fare tra 50 giorni, riconsidererei i negoziati sull’Ucraina più seriamente di quanto non stia facendo in questo momento”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Mark Rutte incontrando alla Casa Bianca il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump in un bilaterale, dopo che Trump ha dichiarato di essere “scontento della Russia, imporremo severi dazi se non avremo un accordo entro 50 giorni”, pur notando che “questa non è la mia guerra”. Rutte ha affermato che Germania, Finlandia, Canada, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Danimarca saranno tra gli acquirenti per la fornitura all’Ucraina. Ha aggiunto che “la velocità è essenziale” e che le spedizioni dovrebbero indurre Putin a “riconsiderare” i negoziati di pace.

Rutte ha inoltre dichiarato in merito alla minaccia di Trump alla Russia: “penso che questa sia davvero un’ottima notizia. Quindi voglio davvero ringraziarla per questo” pur notando che “l’Europa sta contribuendo a questo”. Il segretario generale della Nato ha anche detto che l’Ucraina potrà avere un gran numero di “apparecchiature militari, munizioni. Questo è molto importante”.

Donald Trump “mi ha chiamato dicendo – ha dichiarato Rutte – che ha preso una decisione, e la decisione è che vuole che l’Ucraina abbia ciò che serve per essere in grado di difendersi dalla Russia, ma vuole che gli europei contribuiscano, il che è totalmente logico, e questo si basa sull’enorme successo del Vertice della NATO, il 5% (di spesa in difesa del pil), ma anche la decisione di mantenere l’Ucraina forte”, ha detto Rutte. “Quindi, su questa base, l’Europa si è fatta avanti. Si tratta, ancora una volta, di un’azione degli europei. Sono stato in contatto con molti paesi. Posso dirle – ha aggiunto rivolgendosi a Trump – che in questo momento la Germania in massa, ma anche la Finlandia, la Danimarca, la Svezia, la Norvegia, i Paesi Bassi e il Canada, vogliono tutti farne parte. E questa è solo la prima ondata. Ce ne saranno altre. Quindi quello che faremo è lavorare attraverso i sistemi NATO per assicurarci di sapere di cosa hanno bisogno gli ucraini” ha affermato Rutte nell’incontro avvenuto nello Studio Ovale e trasmesso in streaming dall’Alleanza.