Un nuovo studio, condotto da un team di scienziati delle Università di Bruxelles e Ghent, ha dimostrato che in passato, per effetto della maggior velocità di rotazione della Terra attorno al proprio asse i giorni duravano 30 minuti in meno e la Luna era più vicina alla Terra di circa mille chilometri.
Per giungere a queste conclusioni gli esperti hanno analizzato un reperto fossile della conchiglia di un mollusco bivalve della famiglia delle rudiste, il Torreites Sanchezi, conservato al museo di storia naturale di Maastricht, che un tempo popolava le aride montagne dell’Oman.
È così emerso che il numero complessivo di anelli depositati dalla T. Sanchezi in un anno è pari a 372, e che ogni anello è diviso in lamelle chiaro-scure che suggeriscono una crescita differente nel giorno e nella notte.