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martedì, 11 Novembre, 2025
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New York, il segnale politico che parla all’Italia

La vittoria del democratico Mamdani e la lezione che la politica italiana – centrodestra e centrosinistra – non può ignorare

A New York ha vinto Zohran Mamdani, 34 anni, socialista dichiarato, musulmano, figlio di immigrati ugandesi. È il nuovo sindaco della metropoli più simbolica d’America e il volto di una sinistra che torna a parlare di temi concreti: casa, trasporti, asili. Una vittoria storica, che dice molto più di quanto sembri.

Con oltre un milione di voti, Mamdani ha conquistato la fiducia di un elettorato giovane e meticcio, in un’elezione che ha registrato un’affluenza del 41%. Numeri apparentemente bassi, ma rivelatori di una motivazione profonda: chi ha votato, lo ha fatto per cambiare davvero.

«A New York vota meno gente, ma con più convinzione. In Italia vota più gente, ma con meno entusiasmo.»

Nelle ultime amministrative italiane, l’affluenza ha superato il 56%, più alta di quella americana. Eppure, la differenza è qualitativa: in Italia la partecipazione appare spesso doverosa ma stanca, mentre negli Stati Uniti chi si reca alle urne lo fa per idealismo o per rabbia.

Il programma del nuovo sindaco è semplice e radicale: congelare gli affitti regolati, rendere gratuiti trasporti e asili per le famiglie a basso reddito, investire sulla prossimità e sui servizi di quartiere.

Mamdani ha riportato alle urne chi si era allontanato dalla politica. Una sinistra concreta, non accademica, capace di stare tra la gente e non solo nei convegni.

Per il centrosinistra italiano, la lezione è chiara: non basta parlare di diritti, serve tornare a parlare di vita quotidiana. Casa, reddito, lavoro, figli, sanità territoriale.

Per il centrodestra, la lezione è che le città cambiano prima dei governi nazionali. Lì dove la sinistra innova, la destra perde terreno; dove la destra governa bene, conquista fiducia urbana.

«In America vince chi convince con i fatti. In Italia si vince spesso per assenza di alternative.»

Il sindaco di New York gestisce un bilancio da 110 miliardi di dollari, più di quello del Portogallo. Un sindaco italiano deve muoversi tra vincoli di bilancio e competenze regionali. Importare ricette americane è impossibile, ma importare il metodo è necessario.

La parola chiave, oggi, non è sinistra o destra. È credibilità. Mamdani ha vinto perché è credibile. Ha parlato di giustizia, ma anche di bilanci; di valori, ma anche di numeri.

«Non serve copiare lAmerica. Serve copiare la serietà con cui lAmerica fa politica.»

La vera lezione di New York è semplice: la democrazia si misura nei municipi. Quando le città funzionano, la fiducia cresce. L’Italia non ha bisogno di slogan, ma di amministratori che sappiano fare.

Mamdani ha dimostrato che un sindaco può ancora riaccendere entusiasmo politico. In Italia la sfida è ritrovare quello stesso entusiasmo. La vera domanda non è più chi vince, ma perché metà del Paese non crede più nella politica.