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lunedì, 8 Dicembre, 2025
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Nicola Barone: fidarsi del futuro viaggiando dentro la modernità

La nuova presentazione a Roma del libro del Presidente di Tim San Marino è stata l’occasione per un confronto di alto profilo sul cambiamento come promessa e sollecitazione, piuttosto che minaccia.

La Sala Marconi della Palazzina che ospita gli uffici di Radio Vaticana, mercoledì 3 dicembre ha accolto un incontro dedicato al libro di Nicola Barone, Una vita da Presidente, scritto con Santo Strati. Un’occasione che ha superato gli schemi della semplice presentazione editoriale, trasformandosi in dialogo vivo sulle sfide che la modernità consegna alla società e alla politica. Platea attenta, partecipazione ampia: studiosi, rappresentanti istituzionali e un pubblico incuriosito dal percorso dell’autore.

Il confronto si è aperto con una citazione di Papa Leone XIV, sul valore umano della tecnologia: non basta innovare, se non si rafforza l’evangelizzazione dello sviluppo integrale della persona. Strati ha ricordato che la visione, senza radici, resta fragile; la fede — per chi la vive — aiuta a cercare il bene di chi è più vulnerabile, senza slogan e senza scorciatoie.

Al centro del dibattito, senza nulla togliere agli altri relatori, l’intervento del Vescovo Donato Oliverio, Eparca di Lungro, che ha firmato l’introduzione al volume. Di Barone lo colpisce la postura civile:

«Mi colpisce la dimensione del mettersi a servizio… i talenti non sono da sotterrare ma da far fruttare per il bene comune».

Il Vescovo ha richiamato due frasi poste in apertura del libro, una di Marconi e l’altra di Olivetti, per raccontare una vita che ha trasformato sogni in responsabilità: l’impegno costante come dono, lo sguardo lungo che prova a «cambiare il mondo, migliorarlo per come si può e con chi si può».

Non meno significative, nel corso della presentazione, le riflessioni sulla tecnologia e sul suo lato oscuro. Molto apprezzati, al riguardo, sono stati gli interventi del generale Luciano Carta e del giornalista Pino Nano, che hanno portato uno sguardo concreto sui rischi di una innovazione senza regole: dall’iperconnessione che isola, alle forme di disinformazione che minano la democrazia, fino all’intelligenza artificiale priva di anima. La soluzione? Mantenere saldo il riferimento all’etica e alla dignità della persona.

Nel suo saluto, il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha inteso soffermarsi giustamente sugli aspetti problematici di una nuova avventura tecnologica. E così ha messo a segno il suo richiamo: «Questo è un libro importante e secondo me è molto importante che lo leggano anche i ragazzi per sapere che esistono anche delle ancore di riflessione, delle persone a cui rivolgersi perché tante volte questa tecnologia che tanto bene ci fa, però rischia anche di travolgerci e questa lettura etica della tecnologia per me è un passo importante».

L’ingegner Barone, parlando in conclusione, è stato volutamente sobrio. Nessuna autocelebrazione, ha solo ricordato la sua autodefinizione: «Nato analogico, oggi 100% digitale», dentro cinquant’anni di trasformazioni italiane. Dalla Calabria delle origini alle grandi aziende delle telecomunicazioni, la sua storia attraversa cambiamenti epocali — Internet, reti mobili, formazione professionale — senza perdere il legame con una terra amata e con l’educazione salesiana, che gli ha insegnato a unire competenza e umanità. Oggi, dopo una lunga carriera in Tim, Barone è orgogliosamente il Presidente di Tim San Marino.

Tra le righe del volume emerge un appello ai giovani: niente timori davanti al futuro, ma nessuna ingenuità. Innovare richiede curiosità, disciplina e soprattutto responsabilità sociale. Il suo ottimismo” non nasce da un’idea astratta di progresso, ma dalla convinzione che solo la comunità — famiglia, scuola, territori — possa rendere la tecnologia motore di bene comune.

Netto, in chiusura, il senso dell’operazione:

«Questo libro vuole lasciare un solco… indicare uno stile di vita cui ispirarsi».

Più che una storia di successo, Una vita da Presidente è un invito a non smarrire l’uomo nella modernità. Proprio ciò che, in fondo, Barone ha provato a fare: tenere insieme fede, visione e innovazione — rispettando la realtà, e chi la abita.

Di seguito il link dell’articolo di presentazione (29 novembre 2025)

https://ildomaniditalia.eu/barone-dalla-calabria-a-san-marino-il-filo-umano-dellinnovazione/