No kids policy: La vacanza in famiglia è importante

Così per l'estate 2019 la moda del turismo «child free» arriva anche in Italia.

Già molto diffusa all’estero, la «no kids policy» sta contagiando anche l’Italia dove sono almeno 52 gli hotel, agriturismi, resort e stabilimenti balneari che hanno “personalizzato” i loro servizi per offrire massimo comfort a un pubblico di soli adulti.

Così per l’estate 2019 la moda del turismo «child free» arriva anche in Italia. Dai ristoranti agli alberghi, dalle compagnie aeree alle spiagge, i luoghi di svago proibiti ai bambini stanno riscontrando sempre più successo anche nella nostra Penisola. A lanciare l’allarme è l’Università Popolare “Stefano Benemeglio” delle Discipline Analogiche (www.upda.it).

Perché proprio un allarme? «Perché la vacanza in famiglia è un momento formativo fondamentale per il bambino ed è anche un’esperienza unica per i genitori. Nelle vacanze insieme ai bambini si creano memorie indelebili e si esce dal guscio in cui ogni giorno ci rifugiamo. È la famiglia stessa ad esporsi al cambiamento e a mettersi alla prova» risponde lo psicologo Stefano Benemeglio.

Secondo gli analogisti dell’UPDA, viaggiare con i bambini serve inoltre a stimolare il «lateral thinking», quella capacità di pensare fuori dall’ordinario, affinando la capacità di improvvisare e di affrontare gli imprevisti senza paure. «È un’occasione unica per esporsi all’insolito ed è così un momento pedagogico anche per gli adulti, nel senso che prepara a prendere decisioni e ad affrontare le sfide che la vita ci pone davanti» conclude lo psicologo Stefano Benemeglio.

«I bambini vedono le cose in modo così sorprendente e candido, ma anche intelligente, che ascoltarli e viverli quando si è in vacanza è una continua scoperta, in grado di farci vedere le cose da un’ottica completamente diversa, facendoci assaporare il tempo insieme in modo ancora più bello e più profondo» puntualizza Samuela Stano.