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domenica, 20 Luglio, 2025
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Nuoto, Paltrinieri e Taddeucci: "Termina un mondiale stupendo"

Roma, 20 lug. (askanews) – Raggiante dopo l’ennesimo testa a testa contro il fenomeno Wellbrock, Gregorio Paltrinieri stavolta parte veloce e recupera i nove secondi di distacco dal panzer fino al testa a testa finale che porterà gli azzurri all’argento nella staffetta 4×1.5 km ai mondiali di nuoto. Azzurri che hanno vinto il trofeo per nazioni: “C’è crisi d’argento a Sentosa, ce lo siamo preso tutto noi – racconta sorridendo il quasi 30enne campione di Coopernuoto e Fiamme Oro, mentre manda un saluto ai genitori che ne hanno seguito le prestazioni a Singapore – Sapevamo che eravamo in lotta per qualcosa di importante. Siamo forti e l’abbiamo dimostrato. Le strategie diverse alla fine non cambiano molto i valori. La Germania era la squadra da battere e non ci siamo riusciti. Ho perso lo scontro diretto di medaglie con la Tadeucci, ma va bene così – continua Paltrinieri, che rientrerà in Italia tra poche ore anche per sottoporsi ad ulteriori esami all’anulare – Peccato per il dito e per la vasca, ma sarebbe stato duro restare per altre due settime con una routine cui non siamo abituati. Grazie alla Taddeucci che è il simbolo del campionato, Pozzobon ha disputato una grande frazione perché ci ha mantenuto subito in alto mentre Guidi ha dimostrato di essere uno degli uomini più forti dei circuto. Guarderò le gare di nuoto in tv e farò il tifo per i miei compagni. E’ un mondiale post olimpico, ma il livello è già altissimo. La squadra è stata in gran parte rinnovata; sono sicuro che otterà buoni risultati facendo crescere i più giovani”. Un poker d’argento per la reginetta di Sentosa Ginevra Taddeucci che fatica in seconda frazione lottando all’inseguimento delle più forti che avevo schierato gli uomini: “Speravo di fare un po’ meglio, però il distacco era questo, era inevitabile con gli uomini – spiega la 28enne fiorentina, allenata da Giovanni Pistelli e tesserata Canottieri Napoli e Fiamme Oro – Ho affrontato tre maschi tra i più forti al mondo tra cui Olivier e Klemet. Quindi era veramente difficile reggere il loro ritmo, peraltro le fatiche si sono fatte sentire. Sono rimasta da sola, nessuno mi ha dato una mano dietro, quindi ho cercato di tirare il più possibile senza pensare alla fatica. Ero veramente sfinita – conclude l’azzurra che adora i Pinguini Tattici Nucleari e gli piace viaggere on the road – Oggi ho chiuso gli occhi e sono andata avanti. Termina un mondiale stupendo. Sono felicissima”.Un superlativo Marcello Guidi in terza frazione prende il testimone con 1’26 di svataggio dalla Germania poi il ventottenne cagliaritano accende i motori e recupera addirittura 1’11″ riportandosi a ridosso di Gose che lascia il testimone a Wellbrock: “Ho cercato di spingere ogni metro – spiega l’atleta di RN Cagliari e Fiamme Oro allenato da Ivan Sacchi, alla prima medaglia mondiale della carriera dopo due europee – Ho visto che ne avevo di più di Rasowsky e l’ho passarto puntando l’australiana e la francese. Ci tenevo a gareggiare in staffetta e con Paltrinieri, per me è un sogno che avevo da bambino. Già ci sono riuscito agli europei, ma arrivare secondi è il massimo. Era una promessa che c’eravamo fatti in Croazia due mesi fa con con Greg; l’abbiamo mantenuta”, conclude il dottore in scienze economiche che adesso andrà in vacanza a Kuala Lumpur, Bangkok e Phi Phi Island con Taddeucci e Gabbrielleschi. La Pozzobon che, abituata alle fatiche di maratone come Rio Coronda e Capri-Napoli, è stata più forte delle strategie e ha tenuto davanti gli azzurri sin dalle prime bracciate: “E’ stata una gara tosta e sono felicissima del risultato – dice la 32enne trevigiana tesserata per Hydros e Fiamme Oro – Il mio unico obiettivo era quello di dare il cambio a Ginevra il più avanti possibile, soprattutto davanti all’Australia, alla Germania e all’Ungheria. Ci sono riuscita – continua l’azzurra allenata da Fabrizio Antonelli al centro federale di Ostia e già d’oro a Fukuoka nel 2023 – Uscire dalla partenza con tutte quelle botte, con gli uomini, non è mai facile. Però ho trovato subito la scia giusta e sono riuscita a portarmi avanti. Eravamo tutti molto fiduciosi, super convinti, determinati. Ognuno doveva fare il meglio che poteva e se ognuno dà il meglio e il risultato che viene è questo va super bene”. (Foto di Giorgio Scala, Andrea Staccioli e Andrea Masini / DBM)