Roma, 15 dic. (askanews) – Il Consiglio d’Europa ha adottato sanzioni contro dodici persone e due società accusate di partecipare alle “attività ibride russe” di manipolazione dell’informazione, interferenza o cyberattività.
Il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, ha accolto con favore su X queste sanzioni, adottate su iniziativa della Francia contro “i canali della propaganda del Cremlino e gli artefici delle ingerenze digitali straniere”.
Tra le entità prese di mira figurano in particolare compagnie marittime che lavorano con le società petrolifere russe Lukoil e Rosneft e che contribuiscono all’elusione delle sanzioni attraverso la “flotta fantasma” russa. Inoltre, sono colpiti anche propagandisti come l’ex militare Xavier Moreau, cittadino franco-russo con ‘base’ in Russia e diffusore della propaganda del Cremlino in Europa, o John Mark Dougan, responsabile di ingerenze digitali in Europa. Con queste nuove sanzioni, in totale 59 persone e 17 entità sono ora oggetto di misure restrittive dell’Ue. Queste prevedono il congelamento dei beni, il divieto di viaggio o di transito sul territorio europeo, nonché restrizioni finanziarie.

