Roma, 13 ott. (askanews) – Il governo olandese si è appropriato del controllo del produttore di microprocessori Nexperia, dal 2017 detenuto da un gruppo della Cina, facendo ricorso a un provvedimento simile a quello del “golden power” italiano. Con un comunicato, il ministero degli Affari economici spiega che la decisione punta a “scongiurare una situazione in cui beni prodotti da Next Perry, come risulterebbero non disponibili in caso di emergenza”.
Il governo olandese precisa che i processi produttivi proseguiranno. Il provvedimento in questione, denominato “Goods Availability Act (Wet beschikbaarheid goederen)” è stato deciso a seguito di “segnali acuti di gravi carenze a livello di management e di iniziative da parte di Nexperia.
Questi segnali implicavano “una minaccia sulla continuità” produttiva e sulla salvaguardia di Olanda e Europa “su tecnologie cruciali e capacità produttive” di microprocessori o semilavorati utilizzati sia nel settore automobilistico sia per elettrodomestici e elettronica di consumo.
Sulla base di questo provvedimento, “le decisioni dell’azienda potranno essere bloccate o revocate dal ministero degli Affari economici se sono potenzialmente dannose per gli interessi della società, del suo futuro come entità olandese ed europea – si legge – e per preservare il suo valore nelle catene di approvvigionamento in Europa”.