Roma, 19 lug. (askanews) – In merito al procedimento Open Arms “non è stato fatto un appello, ma un ricorso in Cassazione. E il ricorso in Cassazione è previsto dalla Costituzione. Tutti i procedimenti possono esserne oggetto”. Lo ha spiegato il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Cesare Parodi, in una intervista al quotidiano La Stampa. Insomma “non è stata scelta la logica dell’appello, quindi della revisione di tutto, ma del ricorso in Cassazione. E questo blocca alla radice ogni polemica”.
La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, ha parlato di accanimento ma, secondo Parodi, “il ricorso in Cassazione è possibile per ogni caso. Se ogni volta che accade è un accanimento, allora mi permetta di dire che si tratta di un accanimento diffuso. Semmai si tratta di una scelta diretta a semplificare il futuro”. E questo perché “una volta che la Cassazione si sarà pronunciata sul tema, che potrà riproporsi, tutte le procure italiane dovranno adeguarsi. La Suprema Corte scioglie i dubbi interpretativi e fornisce una linea di massima chiarezza e trasparenza”.
Riguardo le dichiarazioni del ministro della giustizia, Carlo Nordio, che ha detto ‘rimedieremo’, al ricorso il presidente Parodi ha detto: “O si cambia la Costituzione o il ricorso in Cassazione non potrà essere limitato”. Sulla reazione del guardasigilli alle parole del magistrato Piccirillo, la replica è chiara: “Rifiutare con quei toni non la critica secca, ma l’argomentazione nel dettaglio, è una cosa che preoccupa parecchio noi magistrati” e “se non è possibile neppure esprimere considerazioni in modo pacato e professionale, allora è un grave problema che l’Anm affronterà con determinazione. Ipotizzare per questo responsabilità disciplinari significa impedire il contributo che la magistratura può dare al sistema paese. Un problema molto grave non solo per i magistrati ma soprattutto per i cittadini”.