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venerdì, 14 Novembre, 2025
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Ostensione spoglie San Francesco ad Assisi: oltre 150mila prenotazioni

Milano, 14 nov. (askanews) – La prima ostensione pubblica e prolungata delle spoglie mortali di san Francesco ha raggiunto un traguardo straordinario: oltre 150mila prenotazioni da pellegrini che arriveranno da ogni angolo del mondo tra il 22 febbraio e il 22 marzo 2026. Un risultato che testimonia l’universalità del messaggio del Santo di Assisi e l’attrattiva senza tempo della sua figura.

“È sempre un grande stupore – ha dichiarato fra Giulio Cesareo, OFMConv, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento – vedere quanto le persone amino Francesco. È proprio vero che è un fratello universale ed è per noi, suoi discepoli e figli, un grande onore poter favorire attraverso il nostro impegno e il nostro lavoro l’incontro con lui, che ha ancora tanto da condividere e da donare agli uomini e alle donne del nostro tempo”.

Un evento aperto a tutti Le prenotazioni gratuite per partecipare all’ostensione – che si terrà nella chiesa inferiore della Basilica – sono ancora aperte e possono essere effettuate esclusivamente tramite il sito ufficiale, dove è possibile trovare tutte le informazioni relative all’evento e al Centenario Francescano del 2026 presso la Basilica di San Francesco, in cui si celebreranno gli 800 anni dalla morte del Santo. All’interno del sito, inoltre, i pellegrini hanno la possibilità di iscriversi alla newsletter per ricevere aggiornamenti costanti e informazioni utili.

Contenuti e aggiornamenti digitali La comunità dei frati sta offrendo informazioni e sussidi sui social della Basilica e sui canali web ufficiali per accompagnare i pellegrini nel loro cammino spirituale. Vengono pubblicati contenuti settimanali – il martedì di tipo informativo, il sabato di carattere più culturale e spirituale. Anche nell’app “San Francesco digitale” è possibile accedere a tutte le informazioni necessarie per vivere al meglio l’esperienza dell’ostensione e del centenario francescano.

L’ostensione si inserisce appunto nel contesto delle celebrazioni per il Centenario Francescano del 2026, un’occasione per ricordare non tanto la morte di san Francesco, ma soprattutto la sua vita e il suo messaggio, che continua a ispirare milioni di persone. Da qui nasce il claim “San Francesco vive”. L’immagine evangelica utilizzata per accompagnare questa esperienza è quella del seme caduto in terra che muore per portare frutto: “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12, 24).