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lunedì, 8 Settembre, 2025
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Pallavolo, bagno di folla per l’Italvolley femminile a Malpensa

Roma, 8 set. (askanews) – L’Italia del volley femminile scrive un’altra pagina di storia. Dopo il trionfo alle Olimpiadi di Parigi 2024, le azzurre di Julio Velasco hanno conquistato in Thailandia il secondo titolo mondiale della loro storia, battendo in finale la Turchia per 3-2. Una vittoria sofferta, arrivata al termine di un percorso impeccabile che ha visto la Nazionale imbattuta dal 1° giugno 2024.

All’aeroporto di Malpensa, al rientro dalla spedizione iridata, la squadra è stata accolta da centinaia di tifosi entusiasti. Un abbraccio caldo e travolgente, forse persino più intenso di quello ricevuto dopo l’oro olimpico.

“Servirà tempo per capire ciò che abbiamo fatto. La stanchezza è forte e probabilmente si è vista anche durante la finale – ha spiegato Myriam Sylla all’arrivo in Italia -. Non mi importa che non siano arrivati premi a livello personale, ciò che conta è di aver completato un percorso incredibile, che ci ha consentito di dimostrare la nostra capacità”.

Il simbolo di questo trionfo è anche nella capacità delle ragazze di resistere al dolore e alle difficoltà. In semifinale Sarah Fahr e Alessia Orro hanno stretto i denti nonostante i problemi fisici. “Affrontare la semifinale con una caviglia malandata non è stato sicuramente il massimo. Alla fine è andata come doveva andare e sono orgogliosa di quanto compiuto da questa squadra – ha raccontato la centrale dell’Imoco Volley -. Intanto voglio godermi quest’anno, visto che nelle ultime due stagioni abbiamo ottenuto risultati incredibili che devo ancora realizzare. Dopo la semifinale ero in lacrime, ma dopo la finale non ho detto nulla perché devo ancora realizzare”.

Ora le azzurre avranno qualche giorno di meritato riposo, prima di tornare a lavorare con lo sguardo rivolto agli Europei del 2026. Un trofeo che manca dal 2021 e che potrebbe completare un ciclo già straordinario.

Julio Velasco, architetto di questa rinascita, ha voluto sottolineare la portata dell’impresa, senza dimenticare lo spirito con cui affrontare il futuro: “Alle Olimpiadi è successo qualcosa di straordinario visto che è difficile vincere tutte le partite per 3-0, non è normale. È normale invece dover soffrire in semifinale e finale come in questo caso. Faccio un in bocca al lupo a Gattuso per la partita di stasera. Dobbiamo ricordarci che, quando vinciamo, non dobbiamo diventare superbi, così come non è un disastro quando si perde. L’Italia ha vinto due Mondiali quando tutto andava male e questo non dobbiamo dimenticarlo”.