Milano, 25 nov. (askanews) – Un anno e 8 mesi di di carcere: è la richiesta di condanna formulata dalla procura di Milano per Chiara Ferragni nel processo che vede la nota influencer imputata per truffa aggravata in relazione alle sponsorizzazioni del “Pandoro Balocco Pink Christmas” nel Natale del 2022 delle “Uova di Pasqua Chiara Ferragni” nel 2021 e 2022. Due operazioni commerciali che, secondo l’accusa ipotizzata dal pm Christian Barilli e dal procuratore aggniunto Eugenio Fusco, sarebbero state “mascherate” da iniziative benefiche, facendo ottenere all’influencer un “ingiusto profitto” stimato complessivamente in 2 milioni e 225 mila euro, più altri benefici legati al “ritoro di immagine” non calcolabili.
La richiesta di condanna della pubblica accusa tiene conto della scelta del rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena per l’imputato. Oltre a Ferragni, sotto processo ci sono il suo ex braccio destro Fabio Maria Damato e il patron di Dolci Preziosi, Francesco Cannillo: per loro la procura ha chiesto condanne pari rispettivamente a 1 anno e 8 mesi e 1 anno di carcere.
Ferragni era presente in aula ma è riuscita a “dribblare” fotografi, cameraman e giornalisti entrando a palazzo di giustizia da un accesso secondario. L’influencer ha preso la parola in aula per una serie di dichiarazioni spontanee, ribadendo di aver agito “sempre in buona fede. Nessuno di noi ha mai lucrato”.

