Roma, 4 dic. (askanews) – L’Italia si conferma meta preferita dei viaggiatori stranieri per trascorrere le festività natalizie. Dalle città d’arte alla montagna, c’è chi si concede anche qualche giorno sulla costa, il Belpaese richiama visitatori da tutto il mondo. Secondo le ultime stime Enit risultano già prenotati 4 milioni di turisti aeroportuali stranieri tra dicembre e gennaio, per una spesa pari a 3,5 miliardi di euro (a questi viaggiatori si aggiungeranno poi coloro in arrivo con altri vettori). Numerosi anche gli italiani che già hanno prenotato un volo per spostamenti interni, oltre 400 mila.
Nel dettaglio, a dicembre saranno 2,4 milioni gli arrivi aeroportuali dall’estero, registrando così una crescita pari al 6,1% rispetto al Natale 2024; trend di crescita che proseguirà anche a gennaio 2026 quando si contano già 1,9 milioni di arrivi prenotati negli scali italiani (+4,4% in confronto a gennaio ’25). Risultati che posizionano il nostro Paese davanti a realtà quali Francia e Turchia, seconda solo alla Spagna.
L’Ufficio Statistica del Ministero del Turismo scatta la fotografia di un’Italia che, all’insegna di una saturazione Ota media nazionale del 35,7% tra il primo dicembre 2025 e l’11 gennaio 2026, si dimostra policentrica e diversificata per le imminenti festività invernali: la montagna traina la domanda di fine anno, con un tasso di prenotazione pari al 46,6%, grazie soprattutto alla performance di Trentino-Alto Adige (48,36%), Valle d’Aosta (45,7%) e Umbria (40,18%); le città d’arte e le grandi Regioni culturali – su tutte Lazio (oltre 1,6 milioni di prenotazioni Ota), Lombardia e Veneto (oltre 1 milione) – restano essenziali per i volumi; il Sud guadagna terreno, mostrando segnali di consolidamento, segnatamente con Calabria (+6,7% del tasso di saturazione Ota sullo stesso periodo del 2024), Molise (+5,7%) e Basilicata (+4,2%) che guidano la crescita e il riequilibrio dei flussi.

