Roma, 31 ott. (askanews) – Fino al 29 novembre 2025 si svolge al Centro Culturale “Gabriella Ferri” di Roma la seconda edizione di Periferica, il festival che racconta le periferie del mondo attraverso suoni, voci e linguaggi diversi. Dopo il successo della prima edizione, il progetto diretto da Alessandra Evangelisti e Stefano Cioffi sceglie di radicarsi in un unico luogo, simbolo della periferia creativa del IV Municipio, per un mese di concerti, spettacoli e laboratori a ingresso gratuito.
Dopo Max Paiella e il suo viaggio musicale Roma / New Orleans – Andata e Ritorno, il festival prosegue con il secondo spettacolo in programma: Madri d’Europa, scritto e interpretato da Alessandra Evangelisti con le musiche dal vivo eseguite da Serena Sansoni.
Un reading teatrale che intreccia voce, memoria e musica per dare parola alle grandi donne che hanno costruito l’Europa e che fino ad oggi sono state troppo spesso dimenticate. Madri d’Europa è un viaggio emozionante attraverso le biografie di cinque figure femminili che, con coraggio e determinazione, hanno segnato il cammino verso un’Europa più giusta, libera e unita. : donne visionarie, ribelli, resistenti. Le loro storie si intrecciano in un racconto corale che restituisce profondità e anima alla narrazione storica del Novecento europeo.
Ogni monologo rappresenta la voce di una di queste donne in un momento cruciale della propria vita. Raccontare le loro vite ci fa capire da dove nasce il loro impegno fondato sui valori della pace, della libertà, della giustizia e della solidarietà. La performance dà vita a questi personaggi complessi e straordinari, restituendo loro una dignità che va oltre la loro singola esistenza, elevandole a icone di una storia collettiva che ha segnato l’evoluzione dell’Europa.
La scelta musicale, che spazia da Tracy Chapman a David Bowie, dai canti delle suffragette americane a pezzi originali, contribuisce a rendere la performance contemporanea, mantenendo un tono pop capace di coinvolgere un pubblico trasversale per età e sensibilità. Lo spettacolo nasce da un progetto di Fondazione Museo Storico del Trentino e Fondazione Alcide De Gasperi, i testi sono scritti da Alessandra Evangelisti e Federica Chiusole.
Le “Madri” di questo racconto sono cinque voci simboliche dell’Europa del Novecento. Simone Veil, sopravvissuta all’Olocausto, avvocata, politica e ministra, una delle figure più emblematiche del movimento europeo. La sua lotta per i diritti delle donne e per la pace la porterà nel 1979 a diventare la Presidente del primo Parlamento Europeo eletto a suffragio universale. Louise Weiss, pacifista e attivista per il diritto di voto alle donne, è una delle prime voci a battersi per l’integrazione europea e la parità di diritti. Insieme alle sue compagne dà vita al Movimento delle Suffragette francesi e fonda la rivista Le Femme Nouvelle. All’età di 89 anni viene eletta al Parlamento Europeo.
Ursula Hirschmann, antifascista e fondatrice del movimento Femmes pour l’Europe, è stata parte fondamentale del Movimento Federalista Europeo. Grazie a lei e ad altre sue compagne il “Manifesto di Ventotene” è arrivato in Italia e sul continente. Eliane Vogel-Polsky, avvocata e attivista belga, è una figura centrale del movimento per i diritti delle donne in Europa: il suo lavoro per l’integrazione della parità di genere all’interno del mondo del lavoro e delle politiche europee è fondamentale, ed è stata la prima a battersi per la parità salariale tra uomini e donne. Sophie Scholl, giovane studentessa e parte del gruppo di resistenza tedesca “La Rosa Bianca”, è una delle figure più commoventi e tragiche della storia della Seconda Guerra Mondiale. Il suo monologo narra il sacrificio di una donna che, con incredibile coraggio, ha combattuto contro il regime nazista, rifiutando di arrendersi alla dittatura e diventando un simbolo di speranza e resistenza contro l’oppressione.


