Roma, 11 lug. (askanews) – La crescita della domanda globale di petrolio si sta attenuando e per l’insieme del 2025 la previsione dell’Agenzia internazionale per l’energia – 700.000 barili al giorno in più – è la più contenuta dalla recessione del 2009, fatta eccezione per il 2020 colpito da blocchi alla produzione e restrizioni imposti dai governi a motivo del Covid.
Secondo l’Aie, la crescita della domanda globale di greggio si è praticamente dimezzata da 1,1 milioni di barili al giorno del primo trimestre a 550.000 barili al giorno nel secondo trimestre.
Nel suo ultimo rapporto sul petrolio, l’agenzia rileva che le crescenti tensioni geopolitiche forniscono una spinta opposta sui prezzi rispetto a quello che giudica “un mercato apparentemente in eccesso di offerta”.
L’Aie non si sbilancia a trarre conclusioni sul se questa attenuazione sia da attribuire alla partita sui dazi commerciali, ma nota “un particolare indebolimento dei consumi” nei paesi emergenti.
Peraltro, nello studio avverte come i prezzi dell’oro nero sembrino indicare un quadro dei mercati più tirato di quanto suggerirebbero i rapporti domanda-offerta.