Roma, 16 nov. (askanews) – E’ bufera sulle parole del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, a favore della norma proposta da Fdi per riaprire il condono del 2003 che il candidato del centrodestra alle elezioni Regionali in Campania Edmondo Cirielli si è detto pronto a recepire in caso di vittoria. A margine di una conferenza stampa sul tema della sicurezza a Napoli, accanto a Cirielli, il titolare del Viminale ha respinto “questa visione così negativa quando tutta Italia ha fatto ricorso a quel condono che fu stabilito più di venti anni fa: condonare significa, a determinate condizioni, mettere in regola vecchie procedure, resettare, ripartire”.
“Non capisco – ha poi attaccato il Ministro – perché la parte politica che si contrappone a quello che Cirielli ha detto, a quello che il governo vuole fare, perché poi propone sanatorie in materia di irregolarità della posizione di soggiorno degli immigrati? I condoni, le sanatorie, le regolarizzazioni valgono solo se servono a perseguire obiettivi ideologici? Credo che sia un’operazione di buonsenso consentire anche ai cittadini campani di fare qualche cosa che fu consentito ai cittadini di altre 19 regioni in tutta Italia”.
Insorgono le opposizioni: “Le parole del ministro Piantedosi sui condoni lasciano esterrefatti. Quando si arriva ad equiparare la vita delle persone alle cose che si possiedono, vuol dire che si è persa la bussola dei valori o che ci si consegna al cinismo assoluto. Come si fa a dire che al centrosinistra vanno bene i condoni per i migranti irregolari ma non i condoni in materia di casa, senza cogliere la gravità di quel che si dice? C’è di che essere molto preoccupati del sistema valoriale che ispira le politiche di questo governo”, osserva la senatrice del Pd Sandra Zampa.
Per l’esponente di Avs Angelo Bonelli “Piantedosi oggi ha pronunciato parole inaccettabili: per difendere l’ennesimo condono edilizio di Fratelli d’Italia arriva a paragonare l’abusivismo edilizio – che devasta territori, causa vittime e alimenta interessi criminali – alle sanatorie sui permessi di soggiorno dei migranti. Un paragone indegno di un ministro dell’Interno. Il ministro sa bene che le sanatorie sul soggiorno servono a tutelare diritti, garantire legalità nel lavoro e combattere lo sfruttamento, e che una delle più grandi fu fatta proprio dal centrodestra nel 2002: 646.000 colf e badanti regolarizzate dal governo Berlusconi-Bossi-Fini. Eviti dunque lezioni ipocrite. Il punto politico è enorme: Piantedosi difende un condono edilizio come “atto di buon senso”, quando è l’ennesima misura criminogena che incentiva l’abusivismo e mette a rischio la sicurezza. Altro che legalità: Meloni e Piantedosi trasformano lo Stato in un distributore di impunità e usano la manovra come strumento di consenso. Meloni aveva promesso “mai più condoni”, ma oggi il suo governo ne produce uno dopo l’altro: abbiamo perso il conto. Con queste dichiarazioni Piantedosi piega il Viminale alla propaganda, distorce la realtà e finisce per legittimare l’illegalità edilizia. Una deriva gravissima, indegna del ruolo che ricopre”.
Critico anche M5s: “Il ministro dell’Interno del governo Meloni appare un po’ confuso. Nell’ennesima intemerata sulla campagna elettorale in Campania, in cui ancora una volta si piega il ruolo istituzionale alla propaganda politica, Piantedosi scambia gli immobili con gli esseri umani. Ed è ancor più ipocrita fare la morale sulla regolarizzazione degli immigrati a pochi giorni dal voto sul ‘decreto flussi’ alla Camera. Questa campagna elettorale sta tirando fuori il peggio dalla compagine di governo, un pessimo spettacolo per tutti i cittadini italiani”, afferma la deputata e vicepresidente vicaria del M5S alla Camera Carmela Auriemma.

