Roma, 1 dic. (askanews) – Cordoglio, vicinanza, ricordi e omaggi in memoria di Nicola Pietrangeli da parte del mondo delle istituzioni, dello sport e della politica. Il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio scrive Addio a Nicola #Pietrangeli, icona mondiale del tennis e Collare d’Oro alla carriera, “La scomparsa di Nicola Pietrangeli addolora profondamente tutto lo sport italiano. Con lui perdiamo non solo un campione straordinario, ma un’icona, un simbolo eterno della sua disciplina. Pietrangeli ha incarnato il tennis italiano: il suo talento, il suo carisma e le sue vittorie hanno attraversato indissolubilmente intere generazioni. Con i suoi successi ha portato l’Italia sulla ribalta internazionale, aprendo la strada a una tradizione che oggi continua a brillare grazie anche al solco da lui tracciato. Oggi perdiamo un punto di riferimento assoluto, un ambasciatore autentico dei valori che accomunano il nostro mondo. Alla sua famiglia, al Presidente Angelo Binaghi e all’intero movimento del tennis italiano va il cordoglio più sincero mio e del CONI”.
Tra i primi a ricordare Nicola Pietrangeli il Roland Garros che il campione romano ha vinto due volte: “Nicola Pietrangeli è scomparso all’età di 92 anni. Quattro volte campione del Roland Garros e figura iconica del tennis italiano, lascia un’eredità straordinaria. Il mondo del tennis sentirà profondamente la sua mancanza” scrive il torneo parigino. Per il ministro dello sport, Andrea Abodi, Abodi: “Ha scritto la storia del tennis italiano”. “Oggi è un giorno triste per l’Italia – commenta – in particolare per lo sport, ci lascia una leggenda, Nicola Pietrangeli, simbolo del tennis nazionale e internazionale. La sua storia, i suoi successi e il suo stile hanno segnato generazioni di appassionati, contribuendo in modo indelebile alla crescita e alla diffusione di questa meravigliosa disciplina nella nostra Nazione”. Così il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “È difficile saper coniugare la grandezza dello sportivo con la semplicità dell’uomo, per certi versi un rivoluzionario che ha scritto la storia del tennis italiano, ecco Nicola era proprio questo, ma soprattutto ci lascia un amico, una persona schietta che ha combattuto intensamente e che ci regala un’eredità immensa, non solo sportiva, ma culturale e valoriale. Sono certo che il suo esempio continuerà a vivere nei nostri ricordi e nel futuro dello sport”, ha aggiunto Abodi. Anche il campione spagnolo Rafa Nadal lo piange: “Ho appena saputo della triste notizia della partenza di un grande del tennis italiano e mondiale. Le mie più sentite condoglianze a tutta la sua famiglia, il suo figlio Filippo, e tutta la famiglia del tennis italiano. DEP Nicola”. Per il capitano non giocatore della coppa Davis Filippo Volandri “Oggi il nostro tennis perde un gigante. Nicola Pietrangeli è stato il primo idolo e il primo vero punto di riferimento per chiunque abbia amato questo sport. Per noi che indossiamo o abbiamo indossato la maglia azzurra, non è mai stato soltanto un grande campione del passato. Dalla battuta ironica al consiglio più serio, aveva sempre il modo giusto per farti riflettere e per ricordarti cosa significhi rappresentare l’Italia. Era libero, diretto, autentico: per questo unico”. “Ha aperto la strada a tutti noi. Le sue vittorie, la sua personalità e il suo modo di vivere il tennis hanno permesso all’Italia di credere di poter competere ai massimi livelli. Siamo cresciuti con i suoi racconti, con la sua passione travolgente, con la sua capacità di farci sentire parte di una storia più grande. Perdiamo un simbolo e un maestro, ma il suo spirito resterà con noi, in ogni Coppa Davis e in ogni ragazzo che entra in campo con la maglia azzurra. Grazie, Nicola, per tutto ciò che hai rappresentato e continuerai a rappresentare per il nostro tennis”. Per Tathiana Garbin, capitana della BJK Cup “Pietrangeli è stato un punto fermo del nostro tennis. Per la mia generazione è stata una guida silenziosa. La sua storia resterà per sempre intrecciata a quella di Lea Pericoli: insieme hanno acceso la prima grande luce del tennis italiano, facendo innamorare intere generazioni e dando stile, anima e identità al nostro movimento”.
“Nicola è stato un campione nella vita e nello sport, un esempio di grande coraggio. È sempre stata una persona che ha diviso, nel senso che alcuni lo amavano e altri non lo sopportavano, proprio perché era coraggioso, trasparente e non ha mai avuto paura di prendere posizioni scomode, anche fino all’ultimo. E io proprio di questo mi sono innamorata a suo tempo”. Così Licia Colò ricorda Nicola Pietrangeli, con il quale ha avuto una relazione dal 1987 al 1994. “In una società dove tutti fanno gli equilibristi, Nicola è stato un grandissimo maestro di vita”, prosegue la conduttrice. “Con lui ho condiviso un bellissimo momento della mia vita. E il nostro rapporto ha continuato a essere bello anche dopo, perché il nostro legame si è trasformato. L’amore può cambiare, e quando c’è un sentimento che merita, si trasforma in una grande stima e in un grande affetto, che ho sempre conservato per lui. Per me è stato un maestro”. Il ricordo si fa poi più intimo e recente: “L’ho visto l’ultima volta solo cinque giorni fa. Sono andata a trovarlo, stava molto male, ma continuava a fare battute, lamentandosi di essere ‘stanco di essere stanco’. Stava male da tempo, adesso si è liberato. Probabilmente, ora ha finito di essere stanco”. Infine, un pensiero di addio: “Voglio ricordarlo così e mi auguro che da lassù possa continuare a divertirsi, a sorridere e a fare battute con le persone che non sono più”. Fabio Fognini lo ricorda così: Caro Nick, se ne va un pezzo enorme della nostra storia. Questa foto a Montecarlo per me vale tutto: il tuo esempio, la tua ironia, la tua luce. Hai insegnato a tutti cosa significa vincere davvero. Corrado Barazzutti: “Sono molto dispiaciuto per la scomparsa di Nicola, perché prima di tutto era una persona di famiglia. Abbiamo praticamente vissuto una vita insieme, per quanto mi riguarda da quando ero ragazzino lo vedevo giocare in televisione, era un po’ il mio idolo, l’ho incontrato come giocatore in campo, è stato compagno mio di Coppa Davis, quando io ero un ragazzino, è stato il mio capitano quando abbiamo vinto la Coppa Davis e in questi ultimi 20 anni siamo sempre stati insieme, abbiamo condiviso tante cose”. Questo il ricordo di Corrado Barazzutti. “Nicola era un amico, era una persona alla quale ero molto vicino e un grande personaggio sportivo. Era un ambasciatore nel mondo del tennis e dello sport, un ambasciatore di principi e di valori, un grande personaggio sportivo che ha dato tantissimo al tennis e allo sport italiano”.
Il ricordo della Lazio: “Ricordiamo Nicola Pietrangeli, leggenda del tennis italiano e appassionato della nostra Lazio. Un campione che ha portato in alto l’Italia della racchetta e che ha sempre portato la Lazio nel cuore”. Così la Lazio ricorda Nicola Pietrangeli. L’ex presidente del Coni, attuale presidente della Federbasket Gianni Petrucci: “Una delle pagine più belle dello sport italiano, eravamo amici dai tempi della segreteria generale del Coni con Mario Pescante presidente. In suo onore feci una cosa che probabilmente non si era mai fatta: gli intestai il campo Pietrangeli al Foro Italico, per quello che aveva fatto e per quello che rappresentava per lo sport italiano. Ha dato tutto quello che poteva dare per questa federazione”. Così Gianni Petrucci, presidente della federbasket, ricorda Nicola Pietrangeli. “Le sue scaramucce con Panatta? Era il gioco delle parti, si volevano bene. Hanno vinto quella meravigliosa coppa Davis in Cile. Con il tennis di oggi non si possono fare paragoni, sono momenti diversi, concorrenze diverse. È tutto diverso. Certo, loro sono stati quelli storici”. Paolo Bertolucci aggiunge: “E’ un gran brutto lunedì”. Paolo Bertolucci inizia così il ricordo di Nicola Pietrangeli. “E’ stato il nostro capitano nella prima vittoria in Coppa Davis, in Cile nel 1976, ma soprattutto é stato il primo grande giocatore italiano, recordman assoluto per quanto riguarda i match disputati in Coppa Davis, un record che nessuno potrà mai togliergli. E’ stato il nostro primo eroe tennistico, da ragazzini lo guardavamo giocare a bocca aperta, nel bianco e nero dei primi incontri di Davis” ha aggiunto. Ma “Nicola aveva anche una grande personalità, era un grande personaggio, che ha scritto pagine indelebili. E’ il tennis italiano. Purtroppo, dopo Lea Pericoli abbiamo perso anche lui”.

