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lunedì, 2 Giugno, 2025
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Presidenziali in Polonia: testa a testa Trzaskowski-Nawrocki

Roma, 30 mag. (askanews) – Domenica primo giugno gli elettori polacchi tornano alle urne per scegliere il prossimo presidente della Repubblica. La sfida vede contrapposti Rafal Trzaskowski, sindaco liberale di Varsavia e candidato della Coalizione Civica (KO), e Karol Nawrocki, candidato sostenuto dal partito conservatore e nazionalista Diritto e Giustizia (PiS).

Rafal Trzaskowski, 52 anni, è esponente di punta dell’area liberal-democratica e filo-europea. Ex ministro per gli Affari europei e attuale sindaco della capitale, rappresenta una piattaforma centrista e progressista. È il candidato di Coalizione Civica, l’alleanza di centro e centro-sinistra guidata da Donald Tusk, attualmente al governo. Trzaskowski si propone come garante del rientro della Polonia nei parametri dello Stato di diritto europeo.

Karol Nawrocki, 43 anni, storico e direttore dell’Istituto per la Memoria Nazionale, è sostenuto da PiS, partito di destra nazional-conservatrice con forti tratti populisti. Nawrocki si presenta come difensore dei valori tradizionali e della “sovranità nazionale”, critico verso le ingerenze dell’Unione Europea e contrario a una revisione delle riforme giudiziarie introdotte negli anni di governo PiS (2015-2023).

L’esito del voto avrà impatto diretto sulla possibilità del governo di attuare le riforme promesse. L’attuale presidente Andrzej Duda, che fa capo al PiS, ha bloccato negli ultimi due anni varie iniziative del governo Tusk, soprattutto in ambito giudiziario. Una vittoria di Trzaskowski permetterebbe al governo di superare l’impasse istituzionale.

Il tema delle relazioni con l’UE è centrale. Trzaskowski è favorevole a un maggiore allineamento con Bruxelles e al rispetto delle sentenze della Corte di Giustizia europea. Propone il ripristino di un sistema giudiziario indipendente e trasparente, condizione chiave per garantire la piena erogazione dei fondi europei.

Nawrocki adotta una posizione più scettica verso l’UE. Pur non proponendo una rottura, difende le riforme giudiziarie promosse da PiS e respinge le critiche esterne come “interferenze nella sovranità nazionale”. È contrario a cedere ulteriori competenze alle istituzioni europee. Sulla guerra in Ucraina, entrambi i candidati dichiarano sostegno a Kiev, ma con accenti differenti. Trzaskowski e il governo Tusk mantengono una posizione pro-atlantica e filo-Ucraina, in linea con quella di Berlino, Parigi e Bruxelles. Sostengono l’integrazione euro-atlantica dell’Ucraina, compreso il percorso verso l’ingresso nell’UE.

Nawrocki condivide il sostegno militare a Kiev, ma in un’ottica più nazionalista e prudente. PiS ha spesso utilizzato la questione ucraina per rafforzare il discorso sulla sicurezza nazionale, chiedendo maggiori garanzie per l’esercito polacco e una maggiore autonomia strategica nei confronti dell’Occidente.

I sondaggi registrano un confronto molto equilibrato. Trzaskowski è accreditato tra il 47% e il 48%, Nawrocki tra il 45% e il 47%. Il margine tra i due è minimo, e una quota tra il 3% e il 4% dell’elettorato risulta ancora indecisa.