Roma, 15 mag. (askanews) – “Non succederà nulla senza un incontro diretto tra me e Putin”, ha dichiarato Donald Trump, commentando il vortice di dichiarazioni e mosse tattiche che hanno contrassegnato la giornata destinata a riavviare i contatti diretti tra Ucraina e Russia. Secondo il presidente americano un suo faccia a faccia con il leader del Cremlino è “essenziale” per sbloccare lo stallo diplomatico andato in scena in questi giorni, con il leader ucraino Volodymyr Zelensky a chiedere un confronto diretto con Putin e quest’ultimo deciso ad allungare i tempi, puntando su un negoziato di livello tecnico, come quello di Istanbul 2022, dove le parti arrivarono a una bozza d’intesa poi naufragata.
Zelensky ha messo in dubbio la serietà delle intenzioni di Mosca , criticando duramente il livello della delegazione russa. ½Non conosciamo ancora ufficialmente il livello della delegazione russa, ma da quello che vediamo, sembra qualcosa di finto», ha detto ai giornalisti all’arrivo ad Ankara, ore prima di annunciare che avrebbe comunque inviato una delegazione guidata dal ministro della Difesa Rustem Umerov. ½Tutti sappiamo chi prende davvero le decisioni in Russia», ha aggiunto.
La delegazione russa è guidata da Vladimir Medinsky, consigliere del presidente Vladimir Putin e già capo negoziatore nel 2022. Con lui, il vice ministro degli Esteri Mikhail Galuzin, il capo della Direzione principale dello Stato maggiore russo Igor Kostyukov e il vice ministro della Difesa Alexander Fomin.
Le parole di Zelensky hanno innescato una risposta durissima da parte di Mosca. “Chi usa la parola ‘finto’? Un clown? Un fallito? Una persona con una formazione sconosciuta che parla di uomini con titoli accademici, meriti e comprovata professionalità? E osa definirli ‘finti’? Ma chi crede di essere?”, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un briefing con la stampa.
Nel pomeriggio, Medinsky ha detto che per la Russia i nuovi negoziati a Istanbul sono “la continuazione del processo di pace interrotto nel 2022”. “Il nostro compito è arrivare, prima o poi, a una pace duratura, eliminando le cause profonde del conflitto”, ha affermato, aggiungendo che Mosca mantiene un atteggiamento “operativo e costruttivo” e resta “aperta a possibili compromessi”.Zelensky ha precisato che la delegazione ucraina avrà solamente il mandato per discutere “un cessate il fuoco”, mentre le condizioni per la pace dovranno essere discusse al vertice. “Se Putin è pronto a procedere verso le proposte di pace, deve accettare un incontro diretto, senza alcuna condizione”.
Il presidente ucraino ha aggiunto: “Non possiamo andare in giro per il mondo a cercarlo. Mi sembra che tutti dovrebbero aiutarci affinché le forze della giustizia prevalgano e questa guerra finisca con un qualche accordo”.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito la disponibilità a ospitare colloqui diretti tra lui e Vladimir Putin. “Erdogan ha detto a Zelensky che sarebbe felice di ricevere i leader dei due Paesi quando saranno pronti”, ha riferito la presidenza turca in una nota.
Da Antalya, il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha espresso “motivi sufficienti per sperare” nel successo dei colloqui. Da Antalya è intervenuto anche il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, sottolineando l’importanza di un’azione transatlantica coordinata su ulteriori passi per fare pressione sulla Russia: “Credo sia fondamentale il coordinamento tra Europa e Stati Uniti sulle sanzioni. Più la situazione economica russa è complicata, meno risorse ci saranno per sostenere l’apparato militare”.