Bari, 24 nov. (askanews) – Se i dati delle proiezioni saranno confermati dallo scrutinio reale, Antonio Decaro, eurodeputato del Pd ed ex sindaco di Bari, risulterà il presidente di Regione eletto nel 2025 con la percentuale più alta, oltre il 65 per cento di consensi, mentre il rivale di centrodestra, l’imprenditore Luigi Lobuono, sembra attestarsi leggermente oltre il 33 per cento. Sotto l’1 per cento la candidata di sinistra Ada Donno (0,7) e il civico Sabino Mangano (0,2). Pd primo partito, a metà scrutinio vicino al 26 per cento con la lista Decaro presidente attorno al 12 e il M5S fra il 7 e l’8. Sull’altro fronte, Fratelli d’Italia viaggia per il momento attorno al 18 per cento.
I primi a presentarsi al comitato elettorale di Decaro sono il sindaco di Bari Vito Leccese e il presidente uscente Michele Emiliano, anche per segnare, dopo le tensioni dei mesi scorsi, la simbolica riunificazione dei protagonisti del centrosinistra pugliese, che qui è vincente da vent’anni. “La Puglia in questo momento è la speranza dell’Italia intera. E qui abbiamo costruito un metodo per tenere insieme una comunità”, proclama Emiliano, che già vede il centrosinistra vincente “alle politiche del 2027”. Decaro, da mesi chiacchierato come possibile uomo di punta delle aree del Pd che vorrebbero mettere fine all’attuale segretaria, rivendica la sua scelta per la Puglia: “Il Pd ha una segretaria che abbiamo eletto da poco, Elly Schlein. Io sarò il presidente dei pugliesi”. Ringrazia i leader del campo largo, a partire da Schlein, perché lo hanno “spinto” alla candidatura “quando inizialmente mi tremavano un po’ le gambe”.
Decaro prende tempo sulla giunta, in attesa dei risultati di lista definitivi (ad esempio AVS, a livello nazionale partner rilevante della coalizione, rischia di non eleggere nessun consigliere nonostante sia lievemente sopra la soglia di sbarramento del 4 per cento). Rivendica il suo stile personale, “il presidente lo farò a modo mio, come ho sempre fatto, senza salire su ring”. Celebra il “risultato straordinario” ma non perde di vista il clamoroso risultato dell’astensionismo: il 58 per cento degli elettori pugliesi ha disertato le urne. “Devo cercare di recuperare – ammette – la fiducia non solo di non mi ha votato ma di chi non è proprio andato a votare”.
Un problema di sistema, per l’ex primo cittadino barese: “Per me se i cittadini non si interessano alla politica vuol dire che è la politica che non si interessa dei cittadini”. Anche per questo la sua prima promessa da neoeletto è un intervento sulle liste d’attesa in sanità: “Chiederò a tutte le strutture sanitarie pubbliche e a quelle private convenzionate di stare aperte fino alle ore 23, di stare aperte anche il sabato e la domenica”.

