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giovedì, 25 Settembre, 2025
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Rc Auto, Ivass: nel II trim prezzo medio +3,7%, rincari rallentano

Roma, 25 set. (askanews) – Nel secondo trimestre si sono ulteriormente smorzati i rincari dei prezzi sull’RC Auto, che tuttavia nella Penisola proseguono a ritmi ben superiori rispetto all’inflazione generale. Secondo l’ultima rilevazione dell’Ivass, il prezzo medio della garanzia r.c. auto è pari a 415 euro sul periodo in esame, in aumento su base annua del 3,7% in termini nominali. In termini reali, tenendo conto dell’inflazione, l’aumento è del +2%.

“Il trend di crescita, su base annua, è in decelerazione rispetto al primo trimestre del 2025 (in cui la variazione annua è del +4,1%) e rispetto al secondo trimestre del 2024 (in cui la variazione annua è del +7,0%). Il premio medio risulta poi inferiore del 17,7% rispetto al secondo trimestre del 2014.

Ad aprile l’inflaizone generale in Italia era stata pari al 2,1% annuo, a giugno all’1,7%.

Secondo l’Ivass, a livello territoriale, la metà delle province italiane registra premi superiori ai 389 euro. Nelle province più costose (il 25% delle provincie più care) si superano i 418 euro. Le variazioni annue del premio medio nelle singole province si collocano tra il +1,4% e il +5,6%, con gli aumenti più consistenti ad Aosta (+5,6%), Roma (+5,6%) e Viterbo (+5,5%). Oltre un terzo delle province presenta un incremento del premio medio superiore al dato nazionale.

Permane, poi il divario territoriale: a Napoli si pagano in media 264 euro in più rispetto ad Aosta. Il differenziale è stabile su base annua e in forte riduzione (-44,9%) rispetto al secondo trimestre del 2014.

L’Ivass segnala inoltre che la diffusione della scatola nera è in lieve calo, con una percentuale di dispositivi installati nel secondo trimestre 2025 pari al 17,2% delle autovetture rispetto al 18,1% dell’anno precedente. La percentuale di polizze con scatola nera è particolarmente rilevante in alcune provincie del Sud come Caserta (56,7% degli autoveicoli) e Napoli (45,5%). Su base annua, le maggiori riduzioni si registrano a Caserta (-4,5%) e Crotone (-3,9%).