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sabato, 18 Ottobre, 2025
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Re Carlo III e Leone XIV: il segno di un’unità possibile

La visita del sovrano britannico in Vaticano, raccontata dal sito americano “Crux” (cruxnow.com), segna un gesto storico nel cammino ecumenico tra cattolici e anglicani. Una preghiera condivisa nella Cappella Sistina come simbolo di riconciliazione.

Secondo quanto riportato dal sito americano Crux, la visita di Re Carlo III in Vaticano, prevista per il 23 ottobre 2025, rappresenta un passo di grande rilievo nella storia dei rapporti tra la Chiesa cattolica e la Chiesa d’Inghilterra.

Per la prima volta dal tempo della Riforma, il capo della monarchia britannica e papa Leone XIV pregheranno insieme nella Cappella Sistina durante una celebrazione ecumenica.

Un gesto carico di significato simbolico, che Crux definisce “un passo storico nel cammino di unità tra le due Chiese”.

Dal dialogo teologico al gesto di fraternità

L’articolo spiega che, oltre alla dimensione spirituale, la visita conterrà momenti di riconoscimento istituzionale: nella basilica di San Paolo fuori le mura, al re verrà conferito il titolo di Royal Confrater, un’antica onorificenza che suggella la fraternità tra le comunità cristiane.

Una sedia personale con lo stemma reale sarà collocata nella basilica a memoria dell’evento, come segno di continuità per gli eredi del sovrano.

È un linguaggio che si muove tra la diplomazia e il simbolo religioso, coerente con lo stile di Leone XIV, attento a far parlare i gesti più che le parole.

Il contesto ecumenico e le differenze aperte

Crux non tace le difficoltà: la questione dell’ordinazione femminile resta un punto di separazione, come pure la diversa comprensione dei sacramenti. Tuttavia, la visita vuole segnare una ripartenza spirituale più che dottrinale.

Re Carlo, da tempo interessato al dialogo interreligioso e alla salvaguardia del creato, intende proporre la propria monarchia come ponte di riconciliazione. Leone XIV, dal canto suo, vede nel gesto un modo per riavvicinare tradizioni cristiane che la storia ha diviso, ma che il Vangelo continua a chiamare alla comunione.

Un evento nell’Anno Santo

Il viaggio, rimandato nei mesi scorsi per motivi di salute del Pontefice, si svolgerà nel pieno dell’Anno Giubilare 2025. Per Crux, la scelta della data rafforza la portata universale dell’incontro: un Papa giurista e un re anglicano, uniti nella preghiera per la pace e per la terra.

Nessuna illusione di risultati immediati, ma la consapevolezza che l’unità dei cristiani comincia dal riconoscersi reciprocamente.

E Roma, ancora una volta, diventa il luogo in cui la storia prova a ricucire le sue fratture.

👉 Per leggere il testo originale pubblicato su “Crux” clicca qui.