Per oltre la metà delle imprese (51%) i fondi promessi dal Recovery Plan non arriveranno prima di un anno rendendo ancora più difficile un 2020 che a causa dell’emergenza Covid si chiude con pesanti effetti su economia, lavoro e salute delle persone. E’ quanto emerge dall’indagine dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su un campione nazionale di realtà produttive in riferimento al piano di aiuti del Governo a imprese e famiglie con le risorse messe a disposizione dall’Unione Europea con l’allarme del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri sul rischio di perdita dei fondi in caso di mancato utilizzo nei tempi e secondo i criteri indicati.
E se dopo il primo lockdown le aziende avevano sperato in un rilancio fra Natale e Capodanno, adesso la maggioranza (81%) non crede più a una rapida ripresa dell’economia. Quasi la metà (48%) delle imprese denuncia cali di fatturato con perdite fra il 30 e il 70% in 1 caso su 5 (22%) ma che per alcune realtà (9%) sfiorano i 2/3 dell’attività di un intero anno. Anche se tutti riconoscono l’esigenza di fare presto, il rischio è che le risorse del Recovery Plan arrivino troppo tardi per recuperare il terreno perso e difendere i livelli occupazionali considerato che a marzo 2021 scade anche il blocco dei licenziamenti.
La pandemia sta mettendo a dura prova tutti i settori, dai servizi al commercio, dalla logistica alla manifattura, dall’agroalimentare al turismo con perdite di fatturato, sospensione dei progetti di investimento e difficoltà a garantire i livelli occupazionali. L’attesa per gli aiuti è il sintomo evidente di una sofferenza sociale ed economica che colpisce imprese e famiglie mettendo in pericolo l’intero sistema economico nazionale.