Il raggruppamento di movimenti politici, associazioni, partiti e liste civiche che si richiama ai principi del popolarismo europeo, della Dottrina sociale della Chiesa e dell’impegno dei cristiani in politica, unite sotto la sigla di Piattaforma Popolare:
in relazione ai 5 referendum abrogativi per cui gli elettori sono chiamati a votare l’8 e il 9 giugno 2025;
visto il richiamo a un attento discernimento presente nel Comunicato finale del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana del 27 maggio 2025,
visto il comunicato di Mons. Francesco Savino, vescovo della diocesi di Cassano allo Ionio e Vice presidente della CEI pubblicato lo scorso 3 giugno, nel quale si evidenzia che “la partecipazione consapevole al voto non è mai un gesto neutro: è espressione di civiltà matura, atto di fedeltà al progetto condiviso di società, forma alta e concreta di quella carità sociale che si fa impegno per tutti”;
Visto altresì il documento della CISL, il sindacato dei lavoratori che si richiama ai principi di democrazia e partecipazione, sui quattro referendum in materia di lavoro – inerenti al reintegro per i lavoratori licenziati, la tutela nelle piccole imprese, il contenimento della precarietà contrattuale, la sicurezza negli appalti – e preso atto delle puntualizzazioni della stessa CISL che ravvisa il rischio che le disposizioni abrogative recate dai referendum determinino una sostanziale riduzione delle tutele per i lavoratori e condividendo altresì la sollecitazione, sempre della CISL. di guardare al futuro a partire dall’applicazione della legge di iniziativa popolare recentemente approvata dal parlamento che attua l’articolo 46 della Costituzione in materia di partecipazione dei lavoratori”;
sensibile in merito alle considerazioni del citato comunicato della CEI del 27 maggio sull’esigenza di “evitare mortificazioni della dignità delle persone… cercando di integrare nella pienezza dei loro diritti coloro che condividono i medesimi doveri e valori”,
invita le elettrici e gli elettori
a recarsi alle urne per partecipare al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, rifiutando la consegna delle schede inerenti ai quattro referendum in materia di lavoro (o nel caso esprimendo altrettanti No) ed esprimendo invece il proprio Sì sul quesito riguardante la cittadinanza.