Roma, 12 nov. (askanews) – Quattro candidati alle Regionali del 23 e 24 Novembre ‘impresentabili’ in Puglia a sostegno del candidato Presidente di centrodestra Lobuono, 4 in Campania (tre a sostegno del candidato presidente di centrodestra Cirielli e uno a sostegno di quello di centrosinistra Fico), nessuno in Veneto. E’ quanto risulta dall’elenco pubblicato dalla commissione Antimafia.
‘ Con riferimento alle consultazioni che si terranno in data 23 e 24 novembre 2025 per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale del Veneto, della Puglia e della Campania, nonché dei sindaci e dei consigli comunali dei seguenti comuni sciolti ex articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000: Monteforte Irpino (Avellino), Caivano (Napoli), Acquaro (Vibo Valentia), Capistrano (Vibo Valentia) – ha decretato la commissione Antimafia- risultano in violazione del codice di autoregolamentazione: PUGLIA RUGGIERO Antonio, candidato al Consiglio regionale della Puglia per la lista ‘FORZA ITALIA-BERLUSCONI-PARTITO POPOLARE EUROPEO-LOBUONO PRESIDENTE’. Nei confronti del predetto candidato, il GUP presso il Tribunale di Bari ha disposto, in data 6 dicembre 2022, il rinvio a giudizio per il reato di corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio (art. 319 c.p) Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Bari. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b), del codice di autoregolamentazione.
MAZZOTTA Paride, candidato al Consiglio regionale della Puglia per la lista ‘FORZA ITALIA-BERLUSCONI-PARTITO POPOLARE EUROPEO-LOBUONO PRESIDENTE’. Nei confronti del predetto candidato, il GIP presso il Tribunale di Lecce ha disposto, in data 21 ottobre 2022, il rinvio a giudizio tra gli altri per i reati di turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) e autoriciclaggio (art. 648-ter.1c.p.) Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Lecce, con prossima udienza fissata al 17 giugno 2026.La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettere b) e i), del codice di autoregolamentazione.
LUPERTI Pasquale, candidato al Consiglio regionale della Puglia per la lista ‘FORZA ITALIA-BERLUSCONI-PARTITO POPOLARE EUROPEO-LOBUONO PRESIDENTE’. Nei confronti del predetto candidato, il GIP presso il Tribunale di Brindisi ha disposto, in data 3 ottobre 2024, il rinvio a giudizio per il reato di corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio (art. 319 c.p.). Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Brindisi, con prossima udienza fissata al 1° dicembre 2025.La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b), del codice di autoregolamentazione.
COCCO Marcello, candidato al Consiglio regionale della Puglia per la lista ‘ALLEANZA CIVICA PER LA PUGLIA’. Nei confronti del predetto candidato, il Tribunale di Roma ha emesso, in data 7 ottobre 2021, sentenza di condanna alla pena di 3 anni di reclusione per il reato di accesso abusivo a sistema informatico (art. 615-ter c.p.). La sentenza è stata impugnata e il giudizio di appello è ancora in stato di trattazione. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera a), del codice di autoregolamentazione.
CAMPANIA CESARINI Davide, candidato al Consiglio regionale della Campania per la lista ‘DEMOCRAZIA CRISTIANA CON ROTONDI CENTRO PER LA LIBERTA”. Nei confronti del predetto candidato risulta sentenza della Corte d’appello di Ancona del 27 marzo 2023 divenuta irrevocabile il 31 gennaio 2024, di condanna ad 1 anno e 6 mesi di reclusione per il reato di bancarotta fraudolenta (art. 216, comma 1, R.D. n. 267 del 1942). A carico del medesimo candidato il GIP presso il Tribunale di Macerata ha emesso, in data 3 luglio 2024, il decreto che dispone il giudizio per il reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p). Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Macerata con prossima udienza fissata il 10 febbraio 2026. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettere i) e o) del codice di autoregolamentazione.
PERGAMO Luigi, candidato al Consiglio regionale della Campania per la lista ‘PENSIONATI CONSUMATORI CIRIELLI PRESIDENTE’. Nei confronti del predetto candidato, il GIP presso il Tribunale di Firenze ha disposto il rinvio a giudizio, in data 3 giugno 2025, per i reati, tra gli altri, di autoriciclaggio (648 ter. 1 c.p); trasferimento fraudolento di valori (art. 512 bis c.p.); intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603-bis c.p.). Il procedimento è pendente in fase dibattimentale presso il Tribunale di Firenze con udienza fissata al 23 gennaio 2026. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettere i), g), e l) del codice di autoregolamentazione.
DI SCALA Maria Grazia, candidata al Consiglio regionale della Campania per la lista ‘CASA RIFORMISTA PER LA CAMPANIA’. Nei confronti della predetta candidata, il GUP presso il Tribunale di Napoli ha disposto, in data 5 aprile 2016, il rinvio a giudizio per il reato di tentata concussione (artt. 56 e 317 c.p.) Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Napoli con prossima udienza fissata al 14 gennaio 2026. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b), del codice di autoregolamentazione.
CAPRI Pierpaolo, candidato al Consiglio regionale della Campania per la lista ‘UNIONE DI CENTRO’. Nei confronti del predetto candidato, il GIP presso il Tribunale di Salerno ha disposto, in data 13 marzo 2023, il rinvio a giudizio per il reato di riciclaggio (art. 648 bis c.p). Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Salerno con prossima udienza fissata al 21 novembre 2025. La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera i), del codice di autoregolamentazione.
Sempre in Campania, l’Antimafia ha segnalato anche quattro candidati a elezioni comunali in Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa. Ovvero: GEBIOLA Giuseppe, candidato al Consiglio comunale di Caivano per la lista ‘RINASCITA E PROGRESSO CAIVANO 2.0’. Nei confronti del predetto candidato, il GUP presso il Tribunale di Napoli ha disposto, in data 21 gennaio 2020, il decreto che dispone il giudizio per il reato di false comunicazioni sociali (art. 2621 c.c.) Il procedimento è attualmente pendente in fase dibattimentale innanzi al Tribunale di Napoli con prossima udienza fissata al 26 gennaio 2026.La predetta candidatura risulta pertanto in violazione dell’articolo 1, comma 1, lettera o), del codice di autoregolamentazione. Limitatamente ai 4 comuni sciolti ex articolo 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, interessati dalla presente tornata elettorale del 23 e 24 novembre, risultano altresì in violazione del codice di autoregolamentazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 2, lettera c): Per il Comune di Capistrano (VV): la candidatura di MARTINO Marco Pio, candidato sindaco per la lista ‘LISTA MARTINO-RINASCITA CAPISTRANESE’, già sindaco del comune sciolto; la candidatura di PIRRUCCIO Vito, candidato al Consiglio comunale per la lista ‘LISTA MARTINO-RINASCITA CAPISTRANESE’, già assessore del comune sciolto.
Per il Comune di Monteforte Irpino (AV): la candidatura di VALENTINO Giulia, candidata alla carica di sindaco per la lista ‘Noi PER MONTEFORTE’, già assessore del comune sciolto; la candidatura di SANTULLI Martino, candidato per la lista ‘ScegliAMO MONTEFORTE-PAOLO DE FALCO SINDACO’, già assessore del comune sciolto;
Per il Comune di Caivano (Na):la candidatura di ARIEMMA Pierina, candidata al Consiglio comunale per la lista ‘PARTITO DEMOCRATICO’, già assessore del comune sciolto; la candidatura di DE LUCIA Antonio, candidato al Consiglio comunale per lista ‘CAIVANO POPOLARE’, già assessore del comune sciolto; la candidatura di MENNILLO Pasquale, candidato al Consiglio comunale per lista ‘PARTITO POPOLARE EUROPEO FORZA ITALIA BERLUSCONI’, già assessore del comune sciolto.

