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lunedì, 6 Ottobre, 2025
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Regionali, Conte ringrazia Tridico: in Calabria ha costruito speranza

Roma, 6 ott. (askanews) – L’andamento dei sondaggi di opinione nelle scorse settimane aveva già sconsigliato i dirigenti e i parlamentari del centrosinistra dall’enfatizzare il valore “nazionale” della sfida elettorale in Calabria. Il risultato molto pesante archivia il tentativo dell’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico, eurodeputato M5S e consegna una vittoria quasi plebiscitaria al presidente uscente Roberto Occhiuto: lo scrutinio va a rilento ma il distacco sembra stabilizzarsi attorno al 60-40 a favore del centrodestra. La vittoria nettissima dell’esponente di Forza Italia (reduce dalle dimissioni volontarie del 31 luglio scorso in seguito al suo coinvolgimento in una inchiesta giudiziaria per corruzione) spinge gli esponenti del cosiddetto “campo largo” a valorizzare le circostanze locali e occasionali che hanno prodotto il risultato e ad escludere ogni possibile ricaduta sulla coalizione in formazione che ambisce a sfidare Giorgia Meloni e i suoi alleati alle prossime politiche.

Il candidato sconfitto rivendica la sua “scelta di servizio” alla comunità, al campo progressista e al suo partito ma non rinuncia a indicare la strada che a suo giudizio va seguita per costruire un futuro di coalizione: “Si deve fare sviluppo con un intervento più deciso da parte dello Stato e della Regione, della programmazione”, spiega Tridico, e su questo “il campo progressista e il centrosinistra dev’essere ancora più forte, ancora più chiaro. Vale a livello nazionale ma vale ancora di più nei territori marginali del Paese, nei territori meno sviluppati del Paese”.

Giuseppe Conte, leader del M5S che ha speso nella competizione una delle sue risorse di maggiore prestigio, Tridico appunto, il candidato perdente va solo ringraziato perché “ha generosamente accettato, in condizioni di emergenza, di candidarsi”. Per l’ex presidente del Consiglio “sono sempre più i cittadini che si allontanano dalla partecipazione alla politica, forse perché la ritengono ormai ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze”. Da campo Marzio si esclude la possibilità di qualunque conseguenza sui lavori in corso per la costruzione della coalizione di centrosinistra che dovrebbe sfidare Giorgia Meloni ma viene sottolineato come le elezioni dimostrino che serve “un programma: noi non siamo quelli che dicono ‘l’importante è stare insieme’. Noi diciamo da sempre che non basta stare insieme e ci vuole un programma. Questo dimostrano Marche e Calabria: nel primo caso il progetto non ha convinto, nel secondo non c’è stato tempo e modo di comunicarlo agli elettori”.

Una linea che peraltro riecheggia nelle dichiarazioni dei leader di AVS Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli che chiedono agli alleati un “cambio di passo”. A taccuini chiusi da AVS si fa notare come in prospettiva nazionale “bisogna tenere nel tempo e non dare l’impressione di una unità improvvisata”. Insomma, non basta essere “testardamente unitari” come recita lo slogan preferito della segretaria del Pd Elly Schlein. Da un punto di vista per certi versi opposto, sempre off records, un esponente dell’area “moderata” del Pd sottolinea che la Calabria “ha smentito la tesi che si perdeva perché gli elettori 5 stelle non votano il candidato Pd: in questo caso il candidato è dei 5 stelle, è il padre del reddito di cittadinanza e ugualmente prendi la scoppola. La verità è che non basta essere testardamente unitari…”

Nel campo dello sconfitto, solo a microfoni spenti si riesce a cogliere qualche venatura critica nelle voci che circolano nei corridoi parlamentari, così tra i 5 stelle che hanno espresso il candidato presidente c’è chi sostiene che Tridico non abbia azzeccato tutte le mosse della sua campagna elettorale: “Come si fa a proporre l’assunzione di migliaia di forestali in Calabria? Sarebbe stato meglio che si fosse limitato a proporre il reddito di cittadinanza regionale, soprattutto considerando che aveva di fronte un avversario che la Calabria la conosce palmo a palmo. Lui è una personalità di grande valore ma lì evidentemente è stato percepito come un candidato ‘esterno'”. Anche se le fonti “contiane” ufficiali sottolineano il risultato che deriva dalla somma della lista M5S e di quella del candidato presidente, “che si avvicina alle proiezioni nazionali sui consensi al Movimento” cioè fra il 10 e il 13 per cento, altri dicono che la lista Tridico era poco connotata come 5 stelle e quindi è difficile sommarla al dato della lista del Movimento. In ogni caso il risultato alla fine dovrebbe portare a una solida rappresentanza nel Consiglio regionale della Calabria, sia pure dall’opposizione, dell’area comunque vicina ai 5S. Conte ci spera: “Pasquale – afferma – è riuscito a costruire in pochissimo tempo un nuovo percorso politico, con programmi e proposte che ci consentiranno di avere posizioni forti e chiare dall’opposizione e ci aprono a un futuro di speranza, per lavorare alla Calabria che verrà”.