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lunedì, 24 Novembre, 2025
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Regionali, Puglia e Campania restano al centrosinistra, Veneto alla destra. E già si parla di legge elettorale

Roma, 24 nov. (askanews) – Tutto come previsto: l’ultima tornata di elezioni regionali del 2025 non riserva sorprese. Il centrosinistra tiene il governo di Puglia e Campania, mentre il centrodestra il Veneto. Un trionfo per Antonio Decaro, che nella prima proiezioni Rai addirittura sfiora il 70%. Lontano dal 76,79% di Luca Zaia nel 2020, ma comunque sopra il 60% il risultato di Alberto Stefani, candidato leghista del centrodestra in Veneto. Sotto il 60% ma in ogni caso larga la vittoria di Roberto Fico in Campania.

Risultati che danno linfa al progetto del campo largo del centrosinistra che infatti dopo i primi exit poll si dirige coi suoi leader Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5s), Nicola Fratoianni (Avs) a Napoli per festeggiare: “La partita per le politiche è aperta” e che “l’alternativa c’è”, commenta Igor Taruffi, responsabile organizzazione del partito. Per il dirigente Pd “ha vinto non solo il campo largo, ma anche un’idea di alternativa. L’alternativa c’è: se mettiamo insieme il voto delle ultime 10 elezioni regionali Pd è il primo partito e il centrosinistra è avanti al centrodestra. Non sono sondaggi, sono voti di lista nelle 10 regioni in cui si è votato tra il 2024 e il 2025”. Circostanza che, secondo il leader Iv, Matteo Renzi, farà subito mettere al lavoro la premier Giorgia Meloni per cambiare la legge elettorale. “I risultati di Campania e Puglia, dopo la Toscana, dicono invece che l’alternativa c’è, da Casa Riformista fino alla sinistra. E questa alternativa, quando è unita, vince. Da domattina Giorgia Meloni proverà a cambiare la legge elettorale. Perché con questa legge elettorale lei a Palazzo Chigi non ci rimette più piede”.

Gli replica a stretto giro Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Fi: “Il tema è sul tappeto da tempo”. Il voto regionale “non cambia assolutamente nulla. Noi riteniamo che serva una legge elettorale peraltro simile a quella delle regionali, di questo si parla, per cui se uno è bravo e ha più voti vince indipendentemente dal tipo di legge elettorale. Renzi forse o si era distratto, o era all’autogrill, non so dove fosse: il tema della legge elettorale è sul tappeto da tempo e le ipotesi che si fanno sono simili a quelle delle regionali”.

Se il risultato dei governatori era atteso, ancora da definire la sfida interna alle coalizioni, soprattutto del centrodestra. In Veneto, secondo le proiezioni Youtrend, è testa a testa tra Fdi e Lega, i due partiti che per settimane si sono contesi il candidato. Alla fine l’ha spuntata il partito di Salvini con la scelta del giovane Stefani e con l’uscente Zaia, candidato capolista per il consiglio regionale. Il partito della premier dovrebbe essere primo partito della coalizione sicuramente in Puglia e anche in Campania, nonostante la campagna di Fi che ha reclutato diversi transfughi centristi, dem e soprattutto deluchiani delusi dalla scelta del centrosinistra di candidare Fico.